Travolti dal solito destino ( acquazzone) nel grigio cielo di settembre. Ci risiamo.
Come fosse un evento imprevisto, uno di quelli che nessuna mente umana, o strumento, o scienza possa prevedere, il primo, forte, acquazzone dell’autunno-inverno 2016 a Messina ha inondato le strade cittadine.
Lo ‘spettacolo’ è il solito: acqua alta sino ai polpacci, botteghe (con ulteriore danno alla merce per i commercianti) e abitazioni a piano terra allagate, traffico in tilt, autobotti dei Vigili del Fuoco che sfrecciano a sirene spiegate. Ieri pomeriggio, persino la cattedrale è stata invasa dall’acqua piovana.
A questo punto, inevitabile, una domanda va fatta agli amministratori: “visto che il meteo non è un’opinione: visto che a parte l’eventuale sfiducia sulle previsioni, la tempistica degli eventi atmosferici è più puntuale di una rata; visto che avete imparato a lanciare l’allerta meteo di ogni colore e grado; visto tutto questo, l’idea di arrivare un po’ più ‘preparati all’esame autunnale’ vi sfiora?
Insomma, diciamola con ‘parole vostre’ : la più tradizionale tra le prevenzioni, la pulizia dei tombini, perchè non la disponete in tempo e agevolate, così, il deflusso dell’acqua piovana?
Non occorre risposta scritta, solo fatti. E basta, datevi una mossa.
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