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“Piove e la terra trema, Governo ladro”. Nuova tassa obbligatoria : colpisce chi abita in zone a rischio alluvione

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alluvioneDopo la tempesta… la beffa. La proposta del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, per prevenire il risarcimento dello Stato ai danni da calamità naturali, sa proprio di beffa che si aggiunge al danno. Sa di  bastonata che si aggiunge alle “corna”. La proposta è: “assicurazione obbligatoria per le abitazioni che si trovano in città particolarmente soggette a calamità naturali.”

In pratica, lo Stato si tutela così dai danni da risarcimento e dai costi della Protezione civile , chiamata ad intervenire in caso di calamità Quindi, per il residente di una zona a rischio alluvione o sismico, ad esempio, oltre a Imu e Tasi, arriva quella che non è codificata come tassa ma, nei fatti, tassa è: assicurazione obbligatoria se l’abitazione ricade su territorio a rischio calamità naturali.

Troppi gli allagamenti in Italia, frequenti e anche i terremoti. Ecco che Delrio propone la polizza assicurativa anticalamità. Qualcosa che, in base al termine, sembrerebbe utile a prevenire il danno  predisponendo  la messa in sicurezza delle zone a rischio e, dunque, tutto sommato, rappresenterebbe un “ritorno” per il cittadino cui viene imposta l’assicurazione, ma in effetti rappresenta una formula per pararsi le spalle a spese del residente. Di polizza anticalamità ( ma si dovrebbe chiamare “antirisarcimento”) si era già parlato  nel 1993, nel 2005 e nel 2012, ma la somma da versare era di natura volontaria. Oggi, invece, lo Stato vuol  fare cassa, imponendola.

Così, a Messina,  per una casa di 100 metri quadrati con un massimale da 100mila euro, a causa del fortissimo rischio sismico si pagherebbero 1670 euro, mentre a L’Aquila 1577 euro. Per il rischio alluvioni, a Milano la somma ammonterebbe a 300euro, a Roma 344euro, a Firenze 362 euro e a Genova, di recente colpita dal maltempo, 403 euro. 

Non dormono la notte per trovare il modo di fregarci ancora soldi.

Laura Costa

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