Il Movimento Peloritano Democrazia Disabile ribadisce ancora una volta che “la piena integrazione dei disabili nella società attuale è ancora molto lontana dall’essere realizzata e che anzi c’è ancora molta strada da percorrere, lastricata di pregiudizi, diffidenze e speculazioni non solo delle singole persone ma anche delle istituzioni”.
Il riferimento è alla pretesa della tassa per “occupazione del suolo pubblico” richiesta alle attività commerciali per poter applicare una “pedana per disabili” che consenta l’accesso ai negozi dove sono presenti dei dislivelli molto rilevanti.
“E’ vero – ha ricordato il portavoce del Mpdd, Mario Midolo – che spesso si tratta di cifre irrisorie rispetto all’arco di tempo a cui il permesso si riferisce, ma riteniamo che sia il principio a non essere giusto in quanto discriminante nei confronti dei disabili che volessero accedere ad una attività commerciale che all’ingresso presenta degli scalini, quando non delle intere rampe di scale, insormontabili per una carrozzella o per chiunque non avesse la piena mobilità degli arti inferiori”. “Gli articoli 8 e 24 della legge 104/92 – ha proseguito Midolo – stabiliscono l’obbligo per tutti, Enti pubblici e privati, attività commerciali e di qualsiasi altro tipo, a porre in essere provvedimenti tali che consentano l’abbattimento delle barriere architettoniche e quindi l’accesso al loro interno alle persone non deambulanti. Si tratta quindi di un obbligo di legge a cui tutti sono tenuti ad ottemperare, anzi dovrebbe essere sanzionato chi non si attiene al dettato della legge in considerazione”.
“Siamo invece al paradosso – ha concluso il portavoce di Mpdd – che per poter porre in essere qualcosa di alto livello sociale bisogna anche pagare una “tassa” che nel caso di Messina ammonta a circa un centinaio di euro come se fosse un’attività posta in essere per guadagnarci su”.
A Messina, per varie ragioni, di attività commerciali che all’ingresso presentano dei dislivelli fino a 40 cm di altezza ce ne sono un’infinità quindi dal punto di vista della 104/92 tutti assolutamente fuori norma come del resto lo è il Comune nella maggior parte delle sue pertinenze poiché gli amministratori di questa città non hanno mai inteso mettersi in regola con il dettato di quella legge tollerando situazioni come quella del Tribunale che è assolutamente inaccessibile ad un disabile o lo stesso palazzo del municipio antistante la stazione ferroviaria che pur disponendo di una rampa all’ingresso avrebbe di fatto bisogno di altri accorgimenti”.
Il Movimento Peloritano Democrazia Disabile chiede quindi ai Consiglieri comunali che si facciano promotori di un provvedimento di esenzione della tassa di “occupazione del suolo pubblico” per quelle attività commerciali che intendessero predisporre al loro ingresso, pur nel rispetto delle prescrizioni tecniche, delle pedane che agevolino l’accesso nei locali ai portatori di handicap con difficoltà motorie.
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