È polemica sul Parco Aldo Moro tra il Movimento 5 Stelle e l’ex vicesindaco Carlotta Previti, a seguito di alcune dichiarazioni dei pentastellati circa la possibile realizzazione di un Museo all’interno dei locali di proprietà dell’Ingv presenti nell’area verde di viale Regina Margherita, a Messina. L’esponente della Giunta De Luca ricorda però il progetto presentato dall’Amministrazione nei mesi scorsi: «Ipotizzare altri programmi – scrive –, progetti e desideri comporterebbe la perdita di un finanziamento concesso, un conseguente danno e pertanto un’ipotesi di danno erariale».
Ma partiamo dal principio. A gennaio 2022 la Giunta De Luca ha presentato un progetto riguardante la riqualificazione del Parco Aldo Moro, sul viale Regina Margherita (un tempo di proprietà dell’Ingv, oggi affidato al Comune). Lo scorso 1° aprile il Movimento 5 Stelle ha incontrato in videoconferenza il presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Carlo Doglioni, con cui hanno discusso del futuro del Parco Aldo Moro. Dall’incontro, secondo quanto riportato dai consiglieri comunali pentastellati Cristina Cannistrà e Giuseppe Fusco, l’INGV ha confermato la volontà di investire a Messina e portare avanti insieme all’Amministrazione comunale il progetto riguardante la realizzazione di un Museo nei locali rimasti ancora di propria competenza.
Carlotta Previti: «Resto sconcertata, è come se vivessero sulla luna»
A replicare alla nota del Movimento 5 Stelle è stato l’ex vicesindaco Carlotta Previti: «Resto sconcertata dalle dichiarazioni rese a mezzo stampa da parte degli esponenti del Movimento 5 stelle. È come se come se vivessero sulla luna. Quando hanno concertato con l’INGV la realizzazione di un museo sui rischi naturali sul Parco Aldo Moro? Soprattutto a quale titolo?»
«I consiglieri Cannistrà e Fusco – prosegue – siedono sui banchi del Consiglio da quasi 4 anni ma ignorano totalmente gli atti e i procedimenti amministrativi avviati da questa amministrazione: l’unico “atto proficuo” nell’ambito dei rapporti con INGV è la delibera n. 668 del 20.11.21 attraverso la quale è stata abrogata la clausola impeditiva del contratto di comodato d’uso che legittimava l’INGV ad esercitare il diritto di recesso unilaterale con formale preavviso di 60 giorni senza nessuna giustificata ragione. Grazie all’abrogazione di tale clausola l’area è stata inserita in un programma di finanziamento FORESTA ME con l’importo di 2 milioni di euro e l’unica destinazione convenuta è “Parco Urbano”».
«Il progetto oggi è esecutivo – conclude – e a giorni dovrebbe essere convocata una conferenza di servizi per i necessari pareri, i lavori saranno avviati entro giugno 2022. Ricordo ai 5 stelle che il Parco Aldo Moro è stato chiuso per oltre 50 anni e sconosciuto dalla maggior parte dei cittadini perché esisteva una clausola che presentava profili di dubbia legittimità. Ipotizzare altri programmi, progetti e desideri comporterebbe la perdita di un finanziamento concesso, un conseguente danno e pertanto un’ipotesi di danno erariale. Pertanto, tali dichiarazioni sono gravi perché dimostrano un vuoto totale sia sui progetti già avviati da questa amministrazione che sulla normativa a presidio degli investimenti pubblici».
Il M5S: «L’arrogante ed incomprensibile, in perfetto stile deluchiano, non le fa onore»
A replicare, i consiglieri comunali Cristina Cannistrà e Giuseppe Fusco, che specificano come l’interlocuzione avuta con il Presidente dell’Ingv e i progetti riguardanti la creazione del Museo (di cui si era discusso ai tempi dell’Amministrazione Accorinti) riguardino esclusivamente la sede dell’Istituto collocata all’interno del Parco Aldo Moro – che, aggiungono, presto sarà operativa come Osservatorio dello Stretto – e non l’intera area.
«Ci dispiace – esordiscono – che la candidata al Consiglio Comunale, Carlotta Previti sia rimasta “sconcertata’” dal nostro comunicato stampa riguardante le sorti del Parco Aldo Moro. La voglia di replicare, a prescindere, avverso una comunicazione del Movimento 5 Stelle, ha portato la stessa Previti a non leggere il nostro comunicato o, peggio ancora, a non recepire cosa c’era scritto. Rispediamo al mittente le accuse di “vivere sulla luna”, poiché le narrative della precedente Giunta e il disastro lasciato a Messina sono, oramai, fatti notori. L’arrogante ed incomprensibile dichiarazione della Previti, in perfetto stile deluchiano, non le fa onore».
Il Movimento 5 Stelle, spiegano i consiglieri, si è confrontato con il presidente dell’INGV «solo ed esclusivamente sulla realizzazione e l’operatività dell’Osservatorio di Geofisica e Vulcanologia che verrà ripristinato nei locali di esclusiva proprietà del predetto Istituto. Vogliamo – proseguono Cannistrà e Fusco –, al fine di eliminare lo stato di confusione generato dalle dichiarazioni della Previti, rassicurare la medesima che non aveva (da ex vice sindaca) e non ha (da candidata al Consiglio Comunale), alcuna competenza ad intervenire sui programmi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, programmi che riguardano esclusivamente l’attività espletata da questo importante Istituto Nazionale nei locali di loro esclusiva proprietà, non avendoli concessi, come dovrebbe sapere la Previti, in comodato d’uso al Comune».
«Il Prof. Carlo Doglioni – concludono – ci ha voluto rassicurare che la sede dell’INGV, allocata all’interno del Parco Aldo Moro, dopo decenni di inattività, sarà presto operativa con strumenti e personale per un vero “Osservatorio dello Stretto”».
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