Nell’ultimo anno, il servizio di trasporto pubblico a Messina è sensibilmente migliorato. Tuttavia, i cittadini che utilizzano i mezzi devono fare i conti con vari disagi che spesso mettono a repentaglio la loro incolumità. In particolare, chi aspetta il bus alla fermata rischia di essere investito dai veicoli in transito, poiché è costretto a farlo in mezzo alla strada.
Il motivo? I soliti incivili parcheggiano la propria auto proprio davanti le fermate Atm, occupando gli spazi riservati ai viaggiatori. Quest’ultimi non possono far altro che attendere il passaggio dei mezzi pubblici ben oltre il marciapiede.I bus invece non possono effettuare alcuna manovra per accostarsi alla fermata, bloccando dunque il traffico per il tempo necessario alla salita e alla discesa degli utenti. A riguardo, il codice della strada parla chiaro: la parte della carreggiata appositamente indicata con la segnaletica orizzontale, destinata alla fermata degli autobus, dei filobus, dei tram e degli scuolabus per la salita e la discesa dei passeggeri, nonché per i capilinea dei medesimi, deve essere sempre segnalata con l’apposita segnaletica verticale.
Segnaletica che a Messina non esiste. Ma c’è di più: è lo stesso Comune ad interpretare le regole in modo creativo. Appare, infatti, curiosa la situazione riscontrabile sul viale Regina Margherita. A pochi metri dalla fermata Atm, posta in direzione nord, è stato tracciato uno stallo per i disabili. Un vero e proprio paradosso visto che con questo provvedimento il Dipartimento Viabilità autorizza il parcheggio ad una vettura, contrariamente a quanto prevede l’articolo 158 del Codice della Strada che vieta espressamente la sosta dei veicoli negli spazi riservati allo stazionamento e alla fermata dei mezzi pubblici.
Se all’inciviltà di molti cittadini si unisce la superficialità di chi dovrebbe far rispettare le regole la frittata è fatta. Alla faccia della tanto decantata “mobilità sostenibile”.
Andrea Castorina
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