Una lettera all’arcivescovo Calogero La Piana e una nota di preparazione del ricorso al Cga attraverso l’avvocatura dell’assessorato regionale a Infrastrutture e Mobilità informando il Comune e l’avvocatura dello Stato: sono i passi compiuti dall’ingegnere Gaetano Sciacca dopo la vittoria dei ricorsi al Tar di Catania della ditta Sigari Costruzioni che intende realizzare appartamenti sotto il santuario di Montalto. Una nota è stata scritta all’avvocatura dello Stato e all’assessorato regionale alle Infrastrutture retto dal messinese Nino Bartolotta. La sentenza è del 25 luglio scorso, la 2172. Sciacca continua a dire no e intende replicare stavolta direttamente ai privati.
Con la precedente amministrazione Buzzanca aveva relazionato all’ex giunta sui rischi sia idrogeologici che per la viabilità convincendo a revocare la concessione edilizia il 5 marzo del 2012.
“Dopo la sentenza del Tar – ha dichiarato Sciacca – risponderò io personalmente attraverso l’assessorato regionale competente e informo il Comune di quanto sto avviando; il tribunale amministrativo non ha dato l’ok ai lavori ma ha respinto la nostra posizione pregressa, quando la ditta chiederà di poter avviare le opere scriverò una nuova relazione per i rischi che si correranno in caso di costruzione, il problema non è solo idrogeologico ma anche di viabilità”.
Nel documento trasmesso a Regione e Comune si legge che “la realizzazione delle opere produrrebbe l’alterazione del delicato equilibrio di una zona fortemente scoscesa, non impermeabilizzata e oggi ricoperta di vegetazione tale da comportare un maggiore rischio per la pubblica incolumità”. Per Sciacca l’amministrazione Accorinti dovrebbe procedere a uno studio delle condizioni di sicurezza dell’area e interessare l’assessorato regionale Territorio e Ambiente per inserire l’area nel Pai, il Piano di assetto idrogeologico. Il Genio civile chiede al Comune di pronunciarsi sull’ammissibilità degli interventi proposti dalla Sigari Costruzioni. Per Sciacca la notevole altezza del fabbricato e la ridotta larghezza stradale costituiscono un ulteriore elemento di rischio. Sciacca ha pure scritto alla Curia perché i terreni dell’area di Montalto dove i privati intendono costruire sono di proprietà dei Padri Rogazionisti. L’ingegnere si appella alla sensibilità dell’arcivescovo Calogero La Piana per interessarsi della questione visti gli accordi economici tra i Padri Rogazionisti e privati. @Acaffo
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