“Pagano il canone ma sono solo custodi”. L’ “altra faccia” del Rione Taormina

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«Nel rione Taormina non c’è purtroppo solo l’attuale vicenda dei 20 nuovi alloggi da poco occupati, ma vi è anche da ben 3 anni quella dei limitrofi 28 alloggi i cui occupanti risultano ancora “custodi”». A portare la vicenda alla ribalta, dopo l’occupazione dei nuovi 20 alloggi del Rione Taormina, è il consigliere comunale Libero Gioveni.

«Al momento – ricorda il consigliere –, come è giusto che sia, l’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica si sta concentrando tutta sull’incertezza nell’assegnazione dei nuovi 20 alloggi del rione Taormina, per la quale ho dato una soluzione politico-amministrativa (già formalizzata attraverso l’invito all’Amministrazione a completare l’iter per l’acquisto dei restanti 27 alloggi dei complessivi 66 da acquisire sul mercato)».

«Ma se per questi 20 alloggi è ancora tutto in alto mare – precisa Gioveni –, per i limitrofi 28 alloggi di rione Taormina già consegnati agli aventi diritto 3 anni fa, la situazione non è affatto lineare come sembra».

Qui la denuncia della singolare situazione che vivono 28 famiglie, le quali «dimorano in questi appartamenti non come legittimi assegnatari, bensì come “custodi”, nell’attesa di definire le procedure per la stipula dei relativi contratti di locazione.

Gioveni segnala quello che considera un paradosso «dato dal fatto che – spiega in una nota –, l’atto di “custodia” sia senz’altro da considerare vantaggioso più per l’Iacp che per gli occupanti, visto che così l’Ente non corre il rischio che questi alloggi vengano occupati abusivamente da altri». Il paradosso vero e proprio, secondo il consigliere, sta nel fatto che «a queste famiglie viene comunque chiesto di pagare il canone di locazione (che alcuni già versano, altri no)».

«Se sotto il profilo giuridico la cosa può essere opinabile (visto che di fatto questi nuclei godono comunque dell’alloggio) – prosegue –, sotto il profilo dell’opportunità o del pieno godimento dei servizi, la richiesta del canone forse si rivela un po’ azzardata, visto che gli appartamenti sono stati consegnati con parecchie disfunzioni, comprese le botteghe o garage a piano terra (alcuni dei quali da adibire ad asili), che non sono stati completati».

Per di più, «in molti appartamenti, essendo catalogati questi paradossalmente come “nuovi”, la situazione continua ad essere per certi versi drammatica visto che mancavano persino le finestre e ci sono ancora parecchie infiltrazioni sulle pareti. La beffa per molte di queste famiglie è data dal fatto che, proprio per abitarci in condizioni dignitose, hanno dovuto far fronte di tasca loro a spese di manutenzione o per il completamento delle cosiddette “rifiniture” interne».

Una situazione che necessita sicuramente di chiarezza e di fronte alla quale il consigliere Gioveni chiede un’immediata audizione in Commissione Risanamento dei vertici dell’Iacp «affinché – conclude – si definiscano una volta per tutte tempi e modalità tecniche e amministrative per la definitiva assegnazione dei 28 alloggi del rione Taormina agli attuali occupanti, con “oneri” e “onori” sia da parte dell’Ente che da parte degli stessi nuclei che vorrebbero solo regolarizzare, dopo 3 anni, la loro posizione».

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