L’inciviltà a Messina non smette mai di stupire. La vittima questa volta è l’opera di Blu che si trova su una parete dell’ ex Casa del Portuale e che, grazie ai numerosi gesti di vandalismo, oggi è irriconoscibile.
L’artista di fama mondiale e di origini bolognesi ha realizzato l’opera denominata “La Caccia al Pesce Spada” nel 2013 quando, trovandosi nella città dello Stretto, non ha resistito dal decorare le vecchie e grigie mure dell’edificio in via Alessio Valore, donandoci uno dei suoi capolavori. Ma in questi quattro anni il murales, che una volta illuminava il quartiere degradato della città, è stato ricoperto di scritte, vernice e disegni.
Lo scorso Novembre l’ex assessore regionale ai Beni Culturali Aurora Notarianni ha chiesto un provvedimento per la salvaguardia del murales, sperando che con l’intervento dell’Amministrazione si potesse salvare questo piccolo tesoro. Ma nonostante l’entrata in gioco del nuovo governo regionale e del nuovo assessore ai Beni Culturali Vittorio Sgarbi, si spera che tale promessa verrà comunque mantenuta.
Purtroppo non è la prima volta che a Messina vengono deturpate opere di street art. Basta pensare al caso Distrart: l’ambizioso progetto artistico che ha trasformato le pensiline del tram e le facciate di alcuni edifici in opere d’arte, ma che solo dopo due anni dalla sua realizzazione è stato anch’esso sottoposto a meschini atti di vandalismo.
Chi è Blu?
L’artista, che ha scelto di rimanere anonimo, ha iniziato a colorare le mura delle città italiane nel 1999 e da allora non ha mai smesso. A rendere l’artista tanto unico non è solo l’originalità del suo stile ma anche il messaggio che ogni sua opera trasmette. Ogni disegno svela un’attenta riflessione su temi di attualità e sul mondo contemporaneo caratterizzato dalla guerra, dal capitalismo, dai conflitti religiosi.
Una volta diventato famoso in Italia, il suo successo si è esteso all’estero: America, Europa e Medio Oriente sono alcuni dei luoghi dove ha portato la sua arte. Apprezzato ovunque vada, nel 2011 Blu viene segnalato dal giornale “The Guardian” come uno dei dieci migliori artisti in circolazione.
Non serve dirlo,“La Caccia al Pesce Spada” è un bene prezioso, di valore nazionale e internazionale che va tutelato. Ma è forse troppo tardi?
Come era originalmente “La Caccia al Pesce Spada”
Immagine dal sito StreetArtNews
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