10 febbraio, giorno del ricordo, massacri delle foibe

Oggi è il Giorno del ricordo: una mostra, film e documentari per saperne di più sulle foibe

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Oggi, 10 febbraio, è il Giorno del ricordo, dedicato alle vittime dei massacri delle foibe. La Biblioteca Regionale di Messina ha organizzato per l’occasione una mostra, visitabile fino al 24 febbraio, utile a saperne di più. Vediamo, brevemente, di cosa stiamo parlando e i dettagli dell’esposizione.

Il Giorno (o la Giornata) del ricordo è stata istituita nel 2004 per ricordare le vittime italiane e jugoslave delle foibe e l’esodo degli istriani, fiumani e dalmati. Quelli conosciuti oggi come i “massacri delle foibe” sono avvenuti durante e subito dopo la II Guerra Mondiale. Militari e civili italiani che abitavano la Venezia Giulia, l’Istria, il Quarnaro, Fiume e la Dalmazia, vennero uccisi e gettati nelle cosiddette “foibe”, delle profonde cavità che si trovano nel territorio carsico.

Lo spiega in una nota, la Biblioteca Regionale di Messina: «I condannati alle “Foibe” in migliaia venivano legati l’un l’altro con il fil di ferro stretto ai polsi e spinti fin sull’argine delle ”fosse”, profonde cavità del territorio carsico.  Sparavano i militari, ma soltanto sui primi del gruppo che, come macigni, trascinavano tutti gli altri giù nelle profondità. Questo orribile epilogo non era la sola sorte predisposta per gli italiani della Venezia Giulia, della Dalmazia, dell’Istria, del Quarnaro e di Fiume (province allora annesse all’Italia), in moltissimi venivano tradotti in campi di prigionia e, tra questi, maltrattati e sottoposti alla lunga e estenuante marcia forzata verso quei luoghi, vi era chi trovava la morte durante il percorso. Molti furono gli esodati, costretti a una vera e propria diaspora, e tra questi, gli stessi congiunti degli infoibati che vennero privati non soltanto dell’amorevole presenza fisica dei propri cari, ma anche lasciati nell’oscura e continua angoscia di non avere più di loro alcuna notizia, un lutto incomprensibile che si rinnova ininterrottamente».

Giorno della memoria: la mostra della Biblioteca Regionale di Messina

Nella giornata di ieri, la Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo” di Messina ha inaugurato una mostra documentale dal titolo “10 febbraio Giorno del Ricordo. Conoscere per non dimenticare”, curata dalla professoressa Maria Cacciola, Presidente Provinciale dell’Associazione Nazionale Congiunti Deportati ex Jugoslavia. Il percorso, che si snoda nei vari ambienti della Biblioteca, consta 17 pannelli informativi.  Faranno da corollario alla mostra documentale le Bibliografie tematiche e una succinta Esposizione di testi in argomento tratti dal posseduto d’Istituto, che verrà impreziosito ulteriormente dal dono di un testo significativo da parte della Presidente dell’ANCDJ.

Sulle scalinate d’accesso all’edificio, è inoltre presente un’installazione dedicata alle “Giornate della Memoria e del Ricordo” ideata e curata dall’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Biblioteca. È possibile visitarla dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00, il mercoledì anche nel pomeriggio, dalle 15.00 alle 17.30.

Un film, una miniserie e due documentari sui massacri delle foibe

Per chi volesse approfondire anche attraverso il cinema e la tv, si segnala stasera, 10 febbraio 2023, alle ore 21.20, su Rai3, il docu-film “Io ricordo. La terra dei padri”, di Michelangelo Gratton. Racconta, spiegano dalla Rai «un viaggio in barca lungo le coste istriane in compagnia dell’Ammiraglio Romano Sauro, nipote dell’eroe della Prima guerra mondiale Nazario Sauro. La narrazione del docufilm si arricchisce del contributo di storici come Giordano Bruno Guerri, Gianni Oliva e Marino Micich, di testimonianze di esuli e anche degli italiani che scelsero di non abbandonare le terre dei loro padri».

Come film sulle foibe si segnalano “Red Land – Rosso Istria” (2018) di Maximiliano Hernando Bruno, con Selen Gandini, Franco Nero, Geraldine Chaplin e Sandra Ceccarelli e la miniserie “Il cuore nel pozzo” (2005) di Alberto Negrin, con Leo Gullotta, Giuseppe Fiorello e Antonia Liskova. Il secondo documentario è invece “Il sorriso della patria”, pellicola del 2014 di Giulia Musso, prodotto dall’Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti” di Torino (Istoreto) con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD). I

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