Rendering del Ponte sullo Stretto di Messina

Obbligo di Green Pass per lo Stretto di Messina, Siracusano (FI): «Se ci fosse stato il Ponte…»

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Col Ponte sullo Stretto non si sarebbero create discrepanze tra i passeggeri provvisti o meno di Super Green Pass e sarebbe stata garantita la continuità territoriale. Lo sostiene, in una nota, la deputata messinese di Forza Italia, Matilde Siracusano, commentando i fatti degli ultimi giorni riguardanti l’attraversamento dello Stretto, limitato ai soli possessori di Green Pass rafforzato fino a quando – con le ordinanze dei presidenti di Sicilia e Calabria – è stato stabilito (salvo revoche da parte del governo) che sarebbe bastato il Green Pass base.

«Se oggi ad unire la Sicilia e la Calabria ci fosse stato il Ponte sullo Stretto di Messina – ha detto la deputata – non ci sarebbe stato alcun problema per il diritto alla mobilità di siciliani e calabresi, e sarebbe stata garantita la cosiddetta continuità territoriale, a prescindere dal possesso o meno del Super Green Pass».

«Invece – continua – da giorni siamo sommersi dalle polemiche, con il sindaco di Messina De Luca costretto a manifestare platealmente il suo dissenso e il presidente della Regione Siciliana Musumeci a firmare un’ordinanza che di fatto va in contrasto con una legge dello Stato».

Il riferimento è soprattutto alle proteste contro il Super Green Pass Obbligatorio per attraversare lo Stretto del primo cittadino di Messina, Cateno De Luca, prima accampatosi alla rada San Francesco, poi resosi protagonista di uno sciopero della fame della durata di un giorno.

«Sul merito – aggiunge Siracusano – condivido le proteste di chi in queste ore sta alzando la voce contro un provvedimento che ignora totalmente le peculiarità del territorio. Isolare una Regione non può essere accettabile e mi auguro che l’esecutivo possa presto porre rimedio. Ma non possiamo ricordarci dei problemi che riguardano la mancanza di un collegamento stabile tra Sicilia e Calabria solo quando abbiamo a che fare con vicende che portano la questione alla ribalta nazionale».

Qualche settimana fa è stato annunciato dal ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, un nuovo studio di fattibilità sull’opera di collegamento tra Messina e Villa San Giovanni, che ha scatenato alcune polemiche.

«Sul Ponte sullo Stretto di Messina – spiega l’esponente di Forza Italia – aspettavamo parole di chiarezza da parte del governo, e invece in quasi un anno Giovannini non ha fatto nulla, né chiarito la posizione di Palazzo Chigi. Per questo motivo ho presentato un’interrogazione allo stesso ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili per sapere, una volta per tutte, se il governo intenda effettivamente procedere alla realizzazione dell’opera, dando seguito alla volontà politica più volte manifestata in tal senso dal Parlamento».

«Negli ultimi 11 mesi – conclude – abbiamo assistito solo a perdite di tempo: il dossier De Micheli atteso per mesi e mesi è stato poi strumentalizzato per perdere ancora tempo prezioso; è stato chiesto un nuovo studio di fattibilità tecnico-economica; è stata evocata una fantomatica opzione zero, in palese contrasto con quanto indicato dalle Camere. Giovannini non può più tergiversare: aspettiamo finalmente una parola trasparente e definitiva su questo delicatissimo tema».

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