Sostenere famiglie, imprese e Comuni agevolando pratiche che siano positive anche per l’ambiente: è questa, in poche parole, la proposta che Legambiente presenta sul tavolo del presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte. Una proposta, sotto forma di emendamento, che punta su fonti di energia rinnovabili, su città più “green” e su una mobilità più sostenibile, fatta di biciclette e auto elettriche.
Sono parole ripetute come un mantra da settimane, in questo momento l’Italia si trova ad affrontare la crisi peggiore dal secondo dopoguerra, la più grande della storia della Repubblica. I prossimi passi, da un punto di vista economico e sociale, saranno decisivi. Per questo motivo, Legambiente ha deciso di dare il proprio contributo presentando al Governo 33 proposte “green” per rilanciare il Paese con interventi all’insegna della tutela dell’ambiente.
«La sfida – dichiara Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente – è infatti quella di rilanciare l’economia e di dare risposta anche alle altre due grandi crisi che abbiamo di fronte, quella climatica e quella sociale».
Le 33 proposte green per rilanciare l’Italia di Legambiente
«La Fase 2 – si legge sul sito di Legambiente – è un’occasione che l’Italia non deve sprecare. Si può rilanciare l’economia e aiutare famiglie e imprese puntando su semplificazioni e interventi rapidi per la diffusione della banda larga e delle ricariche delle auto elettriche, per avere scuole sicure e case dove si riducono le bollette energetiche, per sbloccare gli impianti da rinnovabili, togliere le barriere non tecnologiche che rallentano l’economia circolare, le bonifiche dei siti inquinati e la rigenerazione urbana».
Le 33 proposte di Legambiente per rilanciare l’Italia dopo la crisi causata dal coronavirus prevedono interventi in tre campi principali: la semplificazione delle procedure, il rilancio dell’economia con fondi europei, lo sblocco di risorse e di provvedimenti ministeriali in stallo.
Le misure proposte puntano a una rinascita “green” partendo, per esempio, dal rendere più semplice e conveniente installare impianti da fonti rinnovabili o usare auto elettriche e biciclette. Ma le idee proposte riguardano, oltre alle famiglie e alle imprese, anche i Comuni. Per gli enti locali, la chiave risiederebbe nel ricostruire e modernizzare attraverso interventi eco-sostenibili che, però, vanno agevolati da un punto di vista economico e procedurale.
Vediamo, punto per punto, le 33 proposte di Legambiente.
Semplificazioni in materia di autorizzazioni
- Semplificazioni per l’installazione di impianti da fonti rinnovabili;
- Semplificazione degli interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente;
- Promozione dell’efficienza energetica attraverso sistemi geotermici;
- Semplificazioni in materia di valutazione di impatto ambientale e partecipazione dei cittadini;
- Semplificazione per l’installazione di reti a banda larga;
- Semplificazioni per l’installazione di ricarica per auto elettriche;
- Eliminazione di limiti all’utilizzo del pet riciclato per la produzione di bottiglie di plastica;
- Promozione del Green public procurement (Acquisti “green” nella Pubblica Amministrazione, ndr);
- Utilizzo di materiali provenienti dal riciclo nelle costruzioni;
- Semplificazione degli interventi di rigenerazione urbana e ambientale;
- Demolizioni di edifici abusivi.
Provvedimenti in materia di rilancio dell’economia
- Proroga e revisione degli incentivi per gli interventi di efficienza energetica e messa in sicurezza del patrimonio edilizio esistente;
- Creazione di un fondo per l’efficienza energetica e l’accesso al credito da parte delle famiglie;
- Riqualificazione energetica del patrimonio edilizio residenziale pubblico;
- Interventi di adattamento ai cambiamenti climatici nei comuni italiani;
- Fondo progettazione per la riqualificazione di edifici e strutture pubbliche;
- Proroga di Industria 4.0 e prospettiva green;
- Misure a sostegno dell’economia circolare;
- Creazione di un fondo nazionale per la bonifica dei siti orfani;
- Rinnovo del materiale rotabile ferroviario regionale e urbano;
- Welfare mobilità per i dipendenti;
- Potenziamento dei controlli ambientali;
- Misure di contrasto alla povertà energetica;
- Regolarizzazione dei cittadini stranieri.
Provvedimenti ministeriali da sbloccare
- Sbloccare il “buono mobilità” per le famiglie;
- Sbloccare le risorse per le piste ciclabili;
- Sbloccare le risorse per la riqualificazione del patrimonio edilizio;
- Aggiornare le linee guida per l’autorizzazione di impianti da fonti rinnovabili;
- Emanare i decreti e regolamenti per rendere definitivamente operativo il codice del terzo settore;
- Sbloccare le risorse per la creazione di foreste urbane;
- Completare l’anagrafe della situazione statica e energetica dell’edilizia scolastica;
- Accelerare gli interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico;
- Sbloccare le risorse per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni.
Maggiori dettagli sono disponibili sul sito ufficiale di Legambiente.
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