È nato Messinaccomuna, un laboratorio di partecipazione civica ideato da alcuni sostenitori e componenti delle liste che alle scorse amministrative hanno appoggiato la candidatura di Renato Accorinti, nonché dallo stesso ex primo cittadino.
Il laboratorio si propone come associazione di cittadini interessati a prendere parte attivamente alla vita pubblica partecipandovi in prima persona e promuovendo, con le proprie azioni, alcuni valori cardine, quali: le libertà individuali, la pace, la non violenza, lo sviluppo sostenibile, la dignità umana, la compassione e l’accoglienza.
Com’è nato questo progetto lo ha spiegato lo stesso Accorinti questa mattina durante la conferenza di presentazione di Messinaccomuna tenutasi a Palazzo Zanca: «Dal giorno dopo le elezioni – ha spiegato – in molti mi incontravano per strada incitandomi a non mollare e chiedendo cosa avremmo fatto. Ecco, la politica non ha bisogno dei Palazzi, perché la responsabilità dell’azione politica è di ogni cittadino, parte da ciascuno di noi. L’esperienza amministrativa ci ha messo davanti tutti i limiti della macchina burocratica, delle mediazioni, delle priorità da seguire. Ma ci ha dato la possibilità di sperimentare la via del diritto, del servizio. Oggi è tempo di difendere quel che di buono è stato fatto e di non permettere che il neosindaco giochi sulla pelle dei cittadini. È il tempo di dire ai 17 mila che hanno compreso la nostra buona volontà che siamo presenti e pronti a lavorare per il bene comune, senza divisioni ideologiche»
A chiarire la posizione di questa realtà appena nata ma che sembra avere già chiaro il percorso da intraprendere è uno dei 9 referenti dell’associazione, Guglielmo Sidoti: «In questo momento storico è più che mai necessario chiarire da che parte stiamo scegliendo non il consenso populista – ha affermato – ma cercando di intervenire nel dibattito politico con un approccio laico e consapevole».
Per prendere parte alle azioni di Messinaccomuna e ai gruppi di lavoro che si formeranno al suo interno, ha chiarito la referente Ivana Parisi, non sarà necessario iscriversi o richiedere una tessera, ma basterà partecipare con le proprie idee al confronto e al dibattito del laboratorio politico.
La Carta dei valori è stata stilata e sottoscritta già da 50 persone, tra cui figura il vignettista Vauro, ma non è definitiva. È ancora possibile, infatti, proporne di nuovi.
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