Si è conclusa ieri pomeriggio a Roma la finale nazionale della gara di robotica umanoide Nao Challenge che ha visto partecipare 99 squadre ed oltre 900 studenti provenienti dalle scuole di tutto territorio nazionale. A portare a casa due importanti premi è stato l’Istituto Verona Trento.
Quattro le competizioni che hanno composto la gara:
- presentazione della squadra,
- Nao mi aiuti a….,
- impariamo tutti insieme,
- divulgazione sui social.
Per ognuna di queste competizioni è stato proclamato un vincitore, a cui si è aggiunto il vincitore assoluto di tutte le competizioni.
La squadra dell’Istituto scolastico messinese Verona Trento, diretto dalla prof.ssa Simonetta Di Prima, dopo aver superato la semifinale svoltasi lo scorso 15 e 16 marzo a Messina, ha ottenuto due splendidi riconoscimenti: primo premio nazionale per la categoria social e Gran Premio assoluto per le squadre che posseggono NAO.
Lo scopo della gara è divulgare tra i giovani le potenzialità sociali della robotica di servizio e il focus principale di quest’anno era l’inclusione sociale nell’educazione.
La gara è iniziata a settembre e si è svolta durante tutto l’anno scolastico, scandita da semifinali e finali.
Delle 99 squadre iniziali, solo 30 ne sono arrivate alle finali: 14 squadre di scuole con il robot umanoide NAO e 16 squadre che non lo possiedono.
Le gare si sono svolte durante tutta la giornata, con un ritmo serrato per le squadre e per le giurie. Il concorso rientra tra le attività didattiche finalizzate allo sviluppo dello spirito di iniziativa e innovazione degli studenti ed è entrata nel Programma per la valorizzazione delle eccellenze del MIUR.
La realizzazione dei progetti viene coordinata e supportata dai docenti degli istituti scolastici partecipanti.
Il team messinese “EtaBeta” è composto da alunni provenienti dalle classi terze, quarte e quinte e sono: Elisa Mangano, Antonino Denaro, Mattia Saputo, Giuseppe Pandolfino, Roberto Occhipinti, Lorenzo Brandino, Emanuele Lisi, Alberto Musciumarra, Stefano Miceli, Angelo Pisano; i coach sono i professori Giovanni Rizzo, Gaetano De Lorenzo ed Eliana Bottari. Gli alunni e i docenti vincono un corso di robotica e intelligenza artificiale che si svolgerà a Genova presso la Scuola di Robotica.
L’idea premiata è un orto didattico robotico chiamato dai ragazzi col termine “inclusibotico” per evidenziare la possibilità di includere persone con disagi psicofisici in un’attività prettamente manuale quale è la coltivazione. Il robot Nao si interfaccia con l’orto ed educa gli studenti avvicinandoli ad un mondo, quello dell’agricoltura, che si allontana sempre di più dal tran tran cittadino.
La Nao Challenge rappresenta un’ottima opportunità per gli studenti di lavorare ad un progetto scolastico interessante e appassionante destinandoli ad acquisire competenze nell’ambito della robotica, del coding e del problem solving. E il Verona Trento continua a dimostrare di puntare dritto ad un futuro innovativo e sempre più tecnologico. Un ringraziamento particolare va alla Raffineria di Milazzo e alla Fondazione Bonino Pulejo per il sostegno dato alla squadra.
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