Morti sul lavoro, Musumeci: «Istituire un fondo per la formazione sulla sicurezza»

Pubblicato il alle

4' min di lettura

In occasione della 71esima “Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro” – istituita per ricordare i morti sul lavoro – il Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci parla di un fondo per contribuire alla formazione della sicurezza.

«La giornata del ricordo delle tante, troppe, tragedie sul lavoro – ha detto Musumeci – sia anche impegno rinnovato di lotta, senza indulgenza, al lavoro nero, affinché nessuno sia più vittima “del” lavoro. Il rispetto delle regole e l’incentivazione di una cultura della sicurezza sono le basi per scongiurare quelle che non mi piace chiamare “morti bianche” perché sono, sempre più spesso, tragedie prevedibili.

La Regione Siciliana – come ho annunciato all’Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro – sta valutando la possibilità di istituire un Fondo che possa contribuire alla formazione della sicurezza. Per scongiurare gli infortuni sul lavoro, la consapevolezza del rischio che questo eventualmente comporta è fondamentale».

Incidenti sul lavoro, i dati dell’INAIL

I dati pubblicati dall’INAIL, Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, riferiti ai primi 8 mesi del 2021 dicono che:

  • Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Istituto tra gennaio e agosto 2021 sono state 349.449 (+8,5% rispetto allo stesso periodo del 2020), 772 delle quali con esito mortale (-6,2%).
  • In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 36.496 (+31,5%). I dati mensili sono fortemente influenzati dall’emergenza Coronavirus.

Il numero degli infortuni sul lavoro denunciati è aumentato:

  • del 6,9% nella gestione assicurativa Industria e servizi (dai 279.792 casi del 2020 ai 299.147 del 2021),
  • del 3,6% in Agricoltura (da 17.164 a 17.786)
  • del 29,2% nel Conto Stato (da 25.176 a 32.516).

Gli incrementi riguardano quasi tutti i settori produttivi tranne, in particolare, l’Amministrazione pubblica (-6,5%) e la Sanità e assistenza sociale, che pur distinguendosi ancora per numerosità di eventi, con oltre 27mila denunce nei primi otto mesi di quest’anno presenta una riduzione del 31,9% degli infortuni avvenuti in occasione di lavoro rispetto ai 40mila dello stesso periodo del 2020 (sintesi di un +164% del primo bimestre, di un -67% del periodo marzo-giugno e di un +11% nel bimestre luglio-agosto).

Dall’analisi territoriale emerge una diminuzione delle denunce soltanto nel Nord-Ovest (-3,6%), al contrario delle Isole (+16,5%), del Sud (+14,9%), del Centro (+14,5%) e del Nord-Est (+13,6%). Tra le regioni si registrano decrementi percentuali solo in Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Provincia autonoma di Trento, mentre gli incrementi percentuali più consistenti sono quelli di Basilicata, Molise e Campania.

Morti sul Lavoro

Sempre i dati dell’INAIL, riferiti ai primi 8 mesi del 2021, ci dicono che:

  • le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto entro il mese di agosto sono state 772, 51 in meno rispetto alle 823 registrate nei primi otto mesi del 2020 (-6,2%). I dati delle denunce mortali degli open data mensili, più di quelli delle denunce in complesso, sono provvisori e influenzati fortemente dalla pandemia da Covid-19, con il risultato di non conteggiare un rilevante numero di “tardive” denunce mortali da contagio, in particolare relative al mese di marzo 2020. Si fa notare, inoltre, che i decessi causati dal Covid-19 avvengono dopo che è intercorso un periodo di tempo più o meno lungo dalla data del contagio.

Al 31 agosto di quest’anno risultano 12 incidenti plurimi avvenuti nei primi otto mesi per un totale di 29 morti sul lavoro, 17 dei quali stradali (due vittime in provincia di Bari e due in quella di Torino a marzo, quattro in provincia di Ragusa e due in provincia di Bologna ad aprile, sette in provincia di Piacenza a agosto).

  • due lavoratori hanno perso la vita a seguito di un crollo di un fabbricato in provincia dell’Aquila a marzo,
  • due a causa di inalazione di vapori tossici in provincia di Pavia a maggio,
  • due per esplosione/incendio di un capannone in provincia di Perugia a maggio,
  • due per soffocamento durante la pulizia di una cisterna in provincia di Cuneo a giugno,
  • due intossicati da monossido di carbonio sempre in provincia di Cuneo a luglio
  • due persone travolte da una lastra di cemento in Valle d’Aosta ad agosto.

 

 

 

(81)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.