E’ stata modificata la circolare della Regione Sicilia che restringeva il campo di accesso al contributo per i morosi incolpevoli soltanto a chi aveva ricevuto citazione di convalida di sfratto nell’anno 2013.
Questa restrizione avrebbe prodotto danni irreparabili a tutte quelle famiglie che si sarebbero affidate alla procedura di concessione del beneficio.
La regione Sicilia si è accorta dell’errore tecnico cancellando il passaggio in cui si limitava l’accesso ai contributi ai soli sfrattati nel 2013, riconoscendo, come ovvio che sia, la possibilità di accedere a tutti i morosi incolpevoli senza nessuna restrizione temporale.
“L’unione Inquilini aveva ragione – si legge in una nota stampa dell’Unione Inquilini di Messina-. Abbiamo usato tutti i mezzi a nostra disposizione per far capire l’errore alla Regione Sicilia: interrogazioni al parlamento siciliano, incontri coi dirigenti regionali, una nota al ministero mandata dalla Segreteria Nazionale, comunicati stampa, sollecitazioni ai comuni per opporsi alla circolare e infine la manifestazione al Comune di Messina che ha strappato, tra tanti, anche l’impegno della Giunta comunale ad opporsi a quest’evidente errore procedurale”.
Ma non è tutto risolto: “Neanche il tempo di festeggiare per la modifica di quella che noi abbiamo definito senza mezzi termini la “circolare truffa”, che ci accorgiamo di un altro errore, frutto di un’interpretazione sbagliata della nuova circolare da parte del Dipartimento ai Servizi Sociali. Nel nuovo bando all’art. 1 comma 2 e all’art.9 si introduce un’altra volta in maniera arbitraria lo stesso requisito, ovvero la limitazione per l’accesso ai fondi ai soli inquilini che hanno ricevuto citazione di convalida entro l’anno 2014. Perché?”
“Ricordiamo – scrivono dalla segreteria di Messina -che la circolare modificata porta la seguente dicitura:” A seguito di un refuso di stampa l’Avviso in esame ha erroneamente riportato la dizione “…comunicare allo scrivente le graduatorie definitive degli aventi diritto, di cui agli sfratti esecutivi emessi nell’anno 2013…” anziché “…comunicare allo scrivente le graduatorie definitive degli aventi diritto, di cui alle procedure di sfratto per morosità incolpevole per l’assegnazione del Fondo 2014…”. E’ molto chiaro, crediamo non ci sia bisogno di una rigorosa esegesi del testo per comprenderne il significato”.
“In sintesi – spiega l’Unione Inquilini – non si limita più la concessione del contributo solo a coloro che hanno ricevuto uno sfratto nel 2013. Possono beneficiarne, giustamente invece, tutti coloro che hanno in corso una procedura di sfratto per morosità e sono in possesso dei requisiti per rientrare nello status di moroso incolpevole; in tal caso possono usufruire del contributo economico relativo al fondo 2014. Nel bando del Comune di Messina è chiaro che rimarrebbero fuori coloro che hanno avuto una citazione di convalida nell’anno 2015, facendo così una grande discriminazione”.
“Come mai il Dipartimento dei servizi sociali di Messina inserisce arbitrariamente la limitazione del contributo agli sfrattati del 2013-2014? Da dove ha desunto questa cosa? Questo non riusciamo a comprenderlo, sappiamo però con certezza che tutte le procedure per la morosità incolpevole sono state costellate da errori macroscopici, paralizzando così, i percorsi di accompagnamento sociale per tanti inquilini. E’ proprio l’accompagnamento sociale – continuano – ad essere messo a dura prova da questo bando. Permane l’obbligo di allegare l’autocertificazione a cura del proprietario di casa, ovvero il consenso da parte di quest’ultimo al fine di ricevere i contributi per stipulare un nuovo contratto a canone concordato oppure per differire lo sfratto per un periodo pari alla somma del contributo ricevuto”.
“Complicazioni burocratiche – spiega l’Unione Inquilini – che restringeranno il campo dei possibili beneficiari e non solo. Infatti mancando gli organismi comunali che dovrebbero favorire l’accompagnamento sociale,tramite una mediazione tra inquilino e proprietario, si condiziona il riconoscimento di un diritto previsto dalla legge sulla base della volontà del proprietario,in quanto lo status di debitore colloca l’inquilino in una condizione contrattuale di inferiorità e di ricattabilità. L’inquilino non può svolgere il ruolo delle istituzioni”.
“Come se non bastasse – scrivono – rimane l’obbligo, per l’inquilino che voglia ricevere un contributo per pagare il deposito cauzionale, di allegare alla domanda un nuovo contratto già stipulato per ricevere la somma dovuta. Anche in questo caso è impensabile per un moroso incolpevole, che ha bisogno di quella somma, stipulare un nuovo contratto in maniera preventiva. Insomma si abbandona il moroso incolpevole al proprio destino, complicandogli la vita”.
“Nonostante l’Assessore Mantineo abbia riconosciuto questi abbagli chiedendo con una lettera al dipartimento la revoca in autotutela del nuovo bando, il dirigente prosegue inspiegabilmente su questa strada. Emerge sempre di più – sottolineano – il potere dei burocrati e l’impotenza di quest’amministrazione”.
“Errori su errori, correzioni su correzioni, bandi istituiti e bandi revocati (con questo siamo al terzo): la saga continua, adesso siamo ritornati al punto di partenza, ma questo non è il gioco dell’oca – ironizzano -, ma la macchina amministrativa della Regione Sicilia e del comune di Messina, consunte da incrostazioni burocratiche e inescusabili negligenze”.
“Pertanto ci aspettiamo – dichiara l’Unione Inquilini – una modifica immediata e netta del bando e un pronunciamento da parte del Segretario Generale rispetto agli errori macroscopici emersi dal Bando in contraddizione con la normativa vigente. Inoltre mercoledì p.v. alle h 11.30 la scrivente O.S. ed una delegazione di inquilini saranno ascoltati dalla VI Commissione Servizi Sociali per relazionare sull’ingarbugliata vicenda dei morosi incolpevoli”.
“Infine – concludono – vogliamo “ricordare” alla Giunta comunale gli impegni assunti durante la trattativa svoltasi subito dopo il presidio col “gazebo” al Comune di Messina. Impegni che si dovranno concretizzare anche con un’opposizione nei confronti delle linee guida regionali sulla morosità incolpevole, che rimangono insufficienti e inefficaci per soddisfare finanche parzialmente il bisogno di tanti cittadini. Speriamo che la svolta auspicata sulle politiche abitative non si faccia sempre più lontana”.
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