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Migranti, Siracusano: «Ordinanza Musumeci sacrosanta, Governo masochista»

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La deputata messinese Matilde Siracusano attacca duramente il Governo per la richiesta di annullamento dell’ordinanza con cui il Presidente della Regione Nello Musumeci aveva disposto la chiusura degli hotspot e dei centri di accoglienza per migranti in Sicilia: «Un segnale di debolezza e di lassismo, un liberi tutti che farà ancora la fortuna degli scafisti».

Non è andata giù alla parlamentare di Forza Italia la decisione del Governo Conte di impugnare l’ultima ordinanza Musumeci e chiederne così l’annullamento al Tar di Palermo (che nel pomeriggio di ieri, giovedì 27 agosto, ha  accolto il ricorso e sospeso gli effetti del provvedimento che prevedeva la chiusura dei centri di accoglienza e degli hotspot per migranti della Sicilia). Per Matilde Siracusano, infatti, la presa di posizione dell’esecutivo tradirebbe una «perdita di contatto con la realtà» e rappresenterebbe un segno di debolezza «inspiegabile e masochista».

«Un Esecutivo che non governa in alcun modo l’emergenza immigrazione – scrive la Deputata forzista –, che nega il problema, e che abbandona interi territori, enti locali e popolazioni, ha un’evidente perdita di contatto con la realtà. La Sicilia, da mesi, è interessata da un flusso incontrollato di migranti, gli hotspot dell’isola sono delle vere e proprie bombe ad orologeria pronte ad esplodere, e la crisi si è acuita con l’emergenza sanitaria Covid-19».

«In questo contesto – prosegue Matilde Siracusano – l’ordinanza del governatore Musumeci è sacrosanta e dovuta, stante anche l’immobilismo di Roma e in particolare del ministro Lamorgese. Cosa fa il Governo? La impugna dando ancora una volta un segnale di debolezza e di lassismo, un liberi tutti che farà ancora la fortuna degli scafisti».

«Evidentemente – conclude la Parlamentare messinese – Conte e compagni non si rendono conto della crescente tensione sociale che si sta scatenando tra i siciliani. Pd e 5 Stelle mancano di rispetto ad un’intera comunità, esasperandola ulteriormente. Una vera follia».

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