Gestione rifiuti a Messina. Sembra farsi sempre più lontana la possibilità di un accordo con i sindacati, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel, che nelle scorse ore hanno inviato un esposto alla Procura, al Tribunale fallimentare, alla Regione, ai commissari giudiziali e al Comune, per esprimere il loro dissenso nei confronti del piano concordatario che dovrebbe sancire il passaggio dei lavoratori da Messinambiente a MessinaServizi Bene Comune.
La speranza di Messinambiente è di avere il contratto firmato dai lavoratori entro il 12 gennaio, data in cui è prevista, invece, la firma del piano concordatario da parte dei creditori della società, cui la partecipata si impegnerebbe a pagare 30 milioni di euro di debito.
I punti problematici su cui si soffermano le tre cifre sindacali sono tanti. Tra questi spicca, per esempio, la procedura prevista per il passaggio dei dipendenti da Messinambiente a MessinaServizi e il contratto di servizio. Per quel che riguarda il primo punto, il concordato comporterebbe il passaggio diretto dei lavoratori da un’azienda all’altra, senza seguire la norma che regola la materia, ovvero la legge regionale 9 del 2010 che prevede il transito attraverso SRR (Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti). Transito che sarebbe dovuto avvenire entro 90 giorni dalla firma del contratto di servizio, siglato già da tempo tra Comune e MessinaServizi, ma i termini sono ormai scaduti.
Sulla questione è intervenuto l’assessore allo Sviluppo Economico Guido Signorino che, in una nota rilasciata nella giornata di ieri, lunedì 8 gennaio, aveva sottolineato come nelle procedure per il transito dei dipendenti si sia sempre agito in modo da garantire la massima tutela dei lavoratori.
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