Messina. Si torna a parlare di Villa Dante. A puntare i riflettori sul principale polmone verde della città è il consigliere della III Circoscrizione Alessandro Cacciotto, che ipotizza una gestione plurisoggettiva dell’area sulla base di una delibera del precedente Consiglio di Quartiere.
«Condivido l’intento dell’Amministrazione Comunale – sottolinea Cacciotto – volto alla gestione da parte di terzi di aree ricadenti sul territorio comunale. È infatti evidente come, soprattutto per la mancanza di risorse, il Comune non possa farsi carico della gestione di molte aree comunali. Un distinguo deve indubbiamente essere fatto per quanto riguarda la gestione del più grande polmone verde in città: Villa Dante».
Per quest’ultima, infatti, il consigliere propone di dar seguito a una delibera del Consiglio di Circoscrizione – di cui lui stesso faceva parte – risalente al novembre 2013. L’idea alla base del documento è quella di attivare delle procedure di evidenza pubblica, dei bandi di gara specifici per ogni tipologia di struttura presente all’interno di Villa Dante che si intende affidare alla gestione di terzi. Questo significherebbe, in poche parole, che il centro sociale, l’arena anfiteatro e la piscina andrebbero date in gestione a enti privati competenti nei diversi settori di interesse.
Nello specifico, Cacciotto ricorda come, per quel che riguarda il centro sociale, il campo da bocce, il campetto da calcetto, la piscina e i campi da tennis, la Circoscrizione avesse espresso la necessità di individuare una o più associazioni di volontariato o enti di promozione Sportiva “riconoscibili e riconosciuti per la loro azione sociale e disinteressata svolta nel corso degli anni, privilegiando, ove possibile, coloro che operano nel territorio della Terza Circoscrizione”.
Per quel che concerne l’Arena, ormai chiusa da anni se non per singoli eventi, come ricorda il consigliere, la III Circoscrizione aveva indicato nella delibera del 2013 la necessità di garantire la duplice funzione dell’impianto: quella sportiva e quella culturale. Per la gestione delle attività legate alla prima finalità della struttura andrebbero individuate una o più associazioni sportive o Enti di Promozione sportiva. Per quel che riguarda, invece, spettacoli, attività teatrali, musicali e culturali, occorrerebbe affidare la gestione a operatori privati specialisti del settore.
Mettere in atto tale provvedimento consentirebbe, secondo il consigliere Cacciotto, di rendere Villa Dante un centro di aggregazione sociale in grado di offrire agli abitanti della zona – ma non solo – attività socio-educative, ricreative, sportive e culturali, indirizzate a tutte le fasce d’età.
Per coordinare al meglio queste attività, la Circoscrizione ha inoltre deliberato la “costituzione di un apposito Comitato di Gestione, che contempli tutti i soggetti coinvolti nella gestione, nonché la necessità di un regolamento per la fruizione delle strutture”.
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