L’Unione Consumatori diffida l’AMAM di Messina affinché annulli le richieste di pagamento dei recuperi 2020, 2021 e 2022 della Voce UI2 contenute nelle fatture con scadenza a fine aprile. Perché? Perché, spiega l’Associazione, «la somma richiesta per l’anno 2020 non è dovuta in quanto prescritta».
Dopo la massiccia campagna di recupero crediti dell’AMAM di Messina, arriva la diffida da parte dell’Unione Nazionale Consumatori. A commentare, l’avvocato Mario Intilisano, responsabile dell’Unione Consumatori per Messina: «Sarebbe opportuno che l’Amam la smetta di prendere in giro i consumatori e che cerchi di non fare ricadere sugli utenti i propri errori vessando i cittadini con richieste di somme non dovute»
Di seguito, la nota: «L’Unione Nazionale Consumatori, comunica di avere diffidato formalmente l’Amam ad annullare tutte le richieste di pagamento dei recuperi 2020, 2021 e 2022 della Voce UI2 contenute nelle fatture con scadenza a fine aprile. La somma richiesta per l’anno 2020 non è dovuta in quanto prescritta, così come disposto chiaramente dalla Legge 205/2017.
Si sono espressi poi forti dubbi sul metodo di calcolo della detta voce per gli anni 2021 e 2022, atteso che da un sommario calcolo il detto incremento non poteva essere pari a 0,058597 euro mc, ossia 6 volte la quota originaria di 0,009 euro, ma al più di soli 0,003 euro.
Ove l’Amam non provvederà entro 7 giorni al rispetto delle prescrizioni di Arera, l’Unione Nazionale Consumatori provvederà all’invio di apposita segnalazione sia all’Arera che all’Antitrust per i provvedimenti di competenza».
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