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Messina, un incontro per discutere il futuro dell’Ex Sanderson

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A novembre 2022 la Regione Siciliana aveva parlato di un progetto esecutivo per la dismissione della Sanderson di Messina, ex stabilimento di produzione di essenze agrumarie. Gli interventi, da progetto, prevedono la demolizione di parte degli edifici e la realizzazione di un polo fieristico e congressuale denominato “U Locu da Fera”, dedicato al delfino simbolo dello Stretto. A pochi mesi di distanza dalla nota regionale, l’Associazione Ionio di Messina interviene sulla vicenda, organizzando un incontro pubblico, nell’ambito dell’iniziativa Agorà di Quartiere, fissato per mercoledì 4 gennaio, alle 10.00, nella sala della I Circoscrizione, a Tremestieri.

«L’obiettivo – spiega l’Associazione Ionio, in una nota – è quello di avviare un confronto pubblico e democratico tra cittadini e istituzioni, per ottenere in tempi brevi la bonifica dell’area e immaginare la sua riqualificazione e apertura al pubblico attraverso una progettazione partecipata dalla cittadinanza. C’è bisogno di un progetto di riqualificazione che esalti e valorizzi la memoria storica del luogo, sia sostenibile economicamente, realizzabile in tempi brevi e che risponda alle esigenze e ai desideri di chi vive o abita quel territorio».

L’Ex Sanderson di Messina

L’Ex Sanderson, che sorge a Pistunina, zona sud di Messina, è stata chiusa definitivamente alla fine degli anni ’80. «Da allora – continua l’Associazione Ionio – è stata congelata dalla politica regionale, con la complicità di quella comunale, nell’attesa di definirne altri riutilizzi: dalla realizzazione della nuova fiera, ad area a servizio delle attività del nuovo Porto di Tremestieri, passando per eventuale sede per l’installazione di impianti industriali di dubbia opportunità per la vicinanza alle abitazioni.

Nel frattempo l’Ente pubblico proprietario Esa, non avrebbe dovuto abbandonare l’area ma proseguire la sua mission originaria, con progetti di rifunzionalizzazione, come avvenuto per altri immobili di proprietà dell’Ente, presidiando dunque e utilizzando l’area per i suoi scopi, così da evitare quello che poi è accaduto: incendi, vandalizzazioni e dispersione di sostanze tossiche. Tante sono le proposte per un riutilizzo di quest’area, prendendo a modello realtà anche molto vicine, come i Cantieri Culturali della Zisa di Palermo, dove sono stati riqualificati i capannoni di uno storico mobilificio per un riutilizzo a fini sociali, culturali e ricreativi». Il progetto completo dovrebbe costare complessivamente euro 49.809.940,00.

Durante l’incontro, moderato da Eugenio Enea dell’Associazione Ionio, organizzato in collaborazione con la Pro Loco Messina Sud, interverranno: Luciana Caminiti storica; Massimo Lo Curzio docente di restauro e riqualificazione spazio urbano; Marco Mangano dottore in ingegneria edile e per il recupero; Marco Laquidara del Gruppo Scout Messina 14; Ivan Tornesi della ProLoco Messina Sud; Liana Cannata assessore alle Politiche giovanili del Comune di Messina; Giuseppe D’Avella di Parliament Watch.

 

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