La notizia del fallimento di MessinaAmbiente fa nascere la preoccupazione dell’ex assessore Ialacqua e di Cambiamo Messina dal Basso sul destino della gestione dei rifiuti. Preoccupati che la caduta della vecchia società possa indurre a pensare alla privatizzazione di Messinaservizi Bene Comune, l’ex assessore e il movimento di cui fa parte diffondono una serie di motivazioni per cui tale opzione sarebbe da considerarsi improbabile.
«L’ipotesi del fallimento della società – racconta Ialacqua – temiamo possa essere utilizzata da chi ritiene che tale fallimento faccia scattare automaticamente la privatizzazione della Messinaservizi secondo quanto prevederebbe il cosiddetto decreto Madia.».
Secondo iCambiamo Messina dal Basso e Ialacqua, i motivi per cui il fallimento di MessinAmbiente non può portare alla privatizzazione della gestione rifiuti sono diversi: «MessinAmbiente non gestisce alcun servizio, non ha avuto alcun affidamento diretto del servizio, ha gestito il servizio tramite ordinanze contingibili ed urgenti. Il piano Aro prevedeva l’affidamento del servizio gestione rifiuti a società in house e MessinAmbiente non è una società in house».
«Non bisogna nascondersi – continua l’ex assessore – dietro questo fallimento per attuare i preventivati progetti di privatizzazione».
CMdB sostiene, invece, che tale fallimento servirà da lezione portando ad una riflessione attenta sulle conseguenze dal punto di vista amministrativo e contabile.
«Il fallimento di Messinambiente – spiega Cambiamo Messina dal Basso – dovrebbe essere un’occasione per riflettere su un ventennio di gestione dei rifiuti a Messina, fatto di tante ombre e di poche luci: le ombre della malagestione, del malaffare, del clientelismo, delle emergenze periodiche, ma anche le luci del lavoro in condizioni difficili, di sacrifici che hanno fatto buona parte dei lavoratori, senza dimenticare chi è morto lavorando per l’azienda e la città».
La speranza del movimento e dell’ex assessore è che la nuova società incaricata della gestione e smaltimento dei rifiuti rappresenti una rottura definitiva col passato: «MessinaServizi Bene Comune è nata per dare un segnale di cambiamento profondo, di discontinuità con il passato, per mantenere in mani pubbliche un servizio pubblico essenziale in una regione in cui il settore è permeabile alle infiltrazioni della mafia e del malaffare e per garantire stabilità ai lavoratori creando nuove occasioni di lavoro. E infine, per migliorare i servizi ed eliminare gli sprechi a garanzia dell’interesse pubblico».
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