Messina Social City avrebbe nelle sue casse più di 1 milione di euro, ma gli stipendi di marzo dei dipendenti della partecipata sono in ritardo. A segnalarlo è il consigliere comunale Libero Gioveni che chiede all’Amministrazione e al presidente dell’Azienda di fare chiarezza.
Con la firma dei contratti lo scorso 1 marzo, infatti, è stata avviata l’attività della nuova società partecipata del Comune che si occupa della gestione dei servizi sociali, eppure, ha sottolineato l’esponente del PD messinese, ancora oggi gli stipendi dei dipendenti non sono stati pagati: «Il primo stipendio – ha specificato Gioveni – si sarebbe dovuto erogare al massimo entro e non oltre lo scorso 10 aprile».
Un ritardo che non convince il consigliere comunale, che mette in evidenza due “determine dirigenziali di liquidazione” risalenti al 22 e al 28 marzo che certificherebbero l’emissione di altrettante fatture, la prima di 962.767,53 euro (relativa ai servizi gestiti, ad eccezione degli asili nido) e la seconda di 57.032,95 euro (relativa al servizio degli asili nido) a favore della partecipata.
«Si potrà ben comprendere, quindi – ha aggiunto Libero Gioveni –, avendo già nella disponibilità delle casse della Società più di 1 milione di euro, come appaia curioso, se non addirittura anomalo, il fatto che ancora i dipendenti, almeno fino alla giornata di ieri, non abbiano percepito lo stipendio, quegli stessi dipendenti che, paradossalmente, avevano esultato lo scorso 1 marzo perché finalmente svincolati da talune cooperative che spesso pagavano i loro stipendi in notevole ritardo».
Alla luce di quanto rilevato, il consigliere comunale chiede al sindaco Cateno De Luca, all’assessore alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore e al presidente di Messina Social City Enrico Bivona, quali siano le cause del ritardo nel pagamento degli stipendi ai dipendenti della Società. E, in particolare, domanda se «tra le possibili cause del ritardo (che ritengo tuttavia improbabili) possa esserci anche il fatto che l’azienda non abbia ancora nominato il suo direttore generale» e quanto tempo ci vorrà prima che tutti i lavoratori impiegati nella partecipata possano ricevere la loro retribuzione con regolarità.
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