Osterie d’Italia 2024: nella guida Slow Food anche 5 ristoranti del messinese

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Dal 25 ottobre sarà disponibile l’edizione 2024 di Osterie d’Italia, la guida al “mangiarbene all’italiana” di Slow Food che pone l’accento su cucina territoriale, materie prime e accoglienza: cinque i ristoranti della provincia di Messina premiati con le “Chiocciole”.

«La guida Osterie d’Italia – ha detto Carlo Bogliotti, amministratore delegato di Slow Food Editore – è un romanzo italiano che racconta il nostro Paese. Nelle sue pagine non ci sono classifiche o giudizi, ma storie: leggendo le schede dei ristoranti segnalati vi sembrerà di essere seduti ai loro tavoli».

«Per noi Osterie d’Italia è sì un prodotto editoriale, ma anche un progetto associativo – ha detto Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia. Lo dimostra il fatto che tanti dei cuochi segnalati aderiscano all’Alleanza Slow Food. Osti e ostesse che, oltre ad essere ambasciatori del mondo produttivo di qualità, ne sono alleati: perché scelgono di rifornirsi da contadini, allevatori, casari che difendono la biodiversità. Questo significa essere parte di una comunità».

Le Osterie 2024 di Messina

Tra enoteche, agriturismi, osterie e ristoranti, in tutta Italia sono 1752 i locali indicati e 311 indirizzi premiati con la Chioccola, simbolo di Slow Food, per l’ambiente, la cucina e l’accoglienza in sintonia con i valori dell’organizzazione.

Ecco le “Chiocciole” di Messina e provincia, segnalate dalla guida “Osterie d’Italia 2024”, a cura di Francesca Mastrovito ed Eugenio Signoroni:

  • Le Macine – Lipari (ME)
  • Casa & Putia – Messina (ME)
  • Fattoria Borrello-Osteria del Maiale Nero – Raccuja (ME)
  • Da Luciana – San Pietro Patti (ME)
  • Fratelli Borrello – Sinagra (ME)

Più in generale, la Sicilia è stata premiata con 20 Chiocciole e due premi speciali: il Premio Miglior Interpretazione della Cucina Regionale assegnato a Ginger People&Food di Agrigento per una cucina la cui identità si fonda sui giochi di parallelismi, similitudini e comunanze che trascendono confini e culture, risultando in una mescolanza di sapori e popoli di cui, d’altronde, l’identità siciliana ne è esempio da secoli; Me’ Cumpari Turiddu di Catania consegnato il Premio Selezione Bere Bene per una carta della mixology e una selezione di amari in cui sia la scelta dei prodotti sia la miscelazione richiamano, in maniera sapiente e altrettanto fresca, contemporanea, sapori e maestranze di ogni angolo della Sicilia.

A questo link l’elenco completo delle Chiocciole assegnate da Slow Food.

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