L’inclusione sociale comincia sui banchi di scuola. Partirà, infatti, in questi giorni, in tre istituti scolastici messinesi, il primo progetto di integrazione della comunità rom finanziato attraverso i fondi PON (Programma Operativo Nazionale) Inclusione e PON METRO, stanziati per il triennio 2017-2020.
Il primo progetto coinvolgerà tre scuole di Messina, ovvero gli Istituti Comprensivi Paradiso, Vittorini e Mazzini-Gallo, e sarà finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, all’interno del “Programma nazionale per l’inclusione e l’integrazione dei bambini rom, sinti e camminanti”. Il programma si propone di promuovere un’inclusione a 360 gradi dei bambini e delle famiglie rom partendo dalle scuole e avviando, contestualmente, percorsi di socializzazione all’interno dei contesti abitativi.
«L’azione del progetto diretta ai bambini – sottolinea l’assessore alle Politiche Sociali, Nina Santisi – contribuirà ad aumentare la qualità delle opportunità educative e il numero di studenti rom iscritti alle scuole, favorendone la frequenza e la piena istruzione. L’azione del progetto diretta alle famiglie, invece, contribuirà a migliorare la conoscenza e l’accesso ai servizi socio-sanitari e scolastici».
Le attività svolte nelle scuole interesseranno i docenti e tutti gli studenti iscritti alle classi selezionate e sarà finalizzato, primariamente, al contrasto alla dispersione scolastica e alla formazione di una scuola più inclusiva e accogliente. L’intervento nei contesti abitativi sarà complementare e integrativo rispetto al lavoro svolto sui banchi e avrà il compito di favorire la nascita di una relazione produttiva e sinergica tra scuola, servizi socio-sanitari e famiglie rom.
La gestione delle linee generali del progetto sarà affidata a un Tavolo Locale, coordinato dall’assessorato alle Politiche Sociali e composto dai rappresentanti dell’ambito sociosanitario, dai referenti nelle scuole, dall’Osservatorio per la dispersione scolastica, dal rappresentante dell’ufficio scolastico provinciale, dalla stessa comunità rom e da diversi rappresentanti della società civile. Inoltre, un team di esperti dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, istituzione di primo livello nel campo dei diritti dell’infanzia, e il Comitato tecnico scientifico interministeriale affiancheranno gli operatori locali durante la messa in pratica del progetto.
Gli insegnanti avranno al loro fianco il supporto di Equipe multidisciplinari, costituite da:
- Operatori-scuola che forniranno l’assistenza necessaria nella messa in pratica delle metodologie cooperative di apprendimento;
- Operatori dei contesti abitativi che si occuperanno di monitorare la dispersione scolastica e di sostenere i rapporti con le famiglie dei bambini rom;
- Educatori che organizzeranno e realizzeranno i laboratori in classe.
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