Anche l’Università di Messina (UniMe) rientra negli Accordi per l’Innovazione con un progetto dedicato alla medicina pediatrica che sarà finanziato per un importo di 5 milioni e 500mila euro. La scorsa settimana, infatti, era stata data notizia della stipula degli Accordi per l’Innovazione tra Regione Siciliana e Ministero dello Sviluppo Economico.
Gli Accordi serviranno a finanziare 28 progetti con un importo complessivo di 343 milioni di euro, di cui 228 milioni per investimenti ricadenti su territorio regionale. La Regione Siciliana interverrà invece con circa 15 milioni di euro di cofinanziamento.
Il progetto dell’UniMe tra gli Accordi per l’Innovazione
Il progetto “Cloud platform for intelligent prevention and diagnosis supported by artificial intelligence solutions” dell’Università di Messina, ideato e coordinato dal prof. Claudio Romano, sarà finanziato con gli Accordi per l’Innovazione (Settore applicativo Scienze della vita) per un importo totale di 5 milioni e 500 mila euro. L’Università di Messina è in partenariato con Nexera (Capofila), TIM, l’Università La Sapienza di Roma e l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
L’obiettivo è di implementare una piattaforma in grado di analizzare dati in molteplici formati e riconoscere mediante sistemi basati su reti neurali, opportunamente addestrati, le caratteristiche salienti delle malattie in modo da profilare i pazienti ed elaborare percorsi diagnostici predittivi.
Big Data e Intelligenza artificiale
Il progetto dell’Università di Messina, finanziato con le risorse della Regione Siciliana e il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico), si occuperà quindi di intelligenza artificiale, big data e machine learning.
«Dopo oltre 3 anni di lavoro – ha detto il prof. Romano – siamo riusciti a completare questo percorso, in un momento molto difficile anche per la ricerca in Italia, e metteremo a disposizione della nostra Università e del Policlinico, una piattaforma di Intelligenza Artificiale, che consentirà di accelerare il passaggio culturale verso la medicina delle 4P, prevenzione, predizione, personalizzazione e partecipazione, per cui non solo cura della malattia, ma anche gestione complessiva del benessere degli individui».
Soddisfatto anche il Rettore Salvatore Cuzzocrea. «Questo prestigioso riconoscimento pone l’Università di Messina in prima fila in Europa nella ricerca anche in questo ambito, considerando inoltre che per la prima volta viene individuato un sistema applicativo di Intelligenza Artificiale per le patologie complesse nel bambino. L’apprendimento automatico attraverso questi sistemi è uno strumento prezioso per il sistema sanitario moderno».
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