Visita Pastorale all’istituto Verona Trento-Majorana di Messina. Il vescovo Monsignor Di Pietro incontra gli studenti e ricorda: «Dedicate tempo all’educazione dei sentimenti perché è fondamentale nella nostra società».
«In questi tristi giorni per quanto appreso dai fatti di cronaca con il femminicidio della giovane Giulia, ritengo sia preminente il ruolo della Scuola nell’attivare un percorso di educazione ai sentimenti, sempre più necessario nella nostra società. Dedicate anche voi più tempo a questo e ricordate sempre di aver rispetto per tutti, ognuno di noi è una creatura unica proprio perché lo ha voluto Dio»: lo ha detto monsignor Cesare Di Pietro vescovo ausiliare dell’arcidiocesi metropolitana di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela durante la visita pastorale all’istituto scolastico Majorana nel viale Giostra a Messina.
Erano presenti, tra gli altri, la preside dell’Istituto Verona Trento- Majorana Prof.ssa Simonetta Di Prima, la vicepreside prof.ssa Eliana Bottari, il responsabile di plesso Majorana prof Tonino Gennaro, il segretario del vescovo don Nino Morabito, e un’ampia rappresentanza di docenti e studenti.
Un ulteriore incontro quello di Monsignor Di Pietro vissuto all’insegna della festa, della calorosa accoglienza, del dialogo confidenziale con gli studenti, i quali hanno potuto manifestare i pensieri del loro cuore e presentare le loro domande, coniugando la qualità della proposta formativa offerta con l’autenticità del loro vissuto e gli interrogativi che scaturiscono dal desiderio di testimoniare la fede in una società secolarizzata.
«Sono venuto da voi – ha aggiunto Di Pietro – perché deve essere la Chiesa che deve incontrare i giovani, e deve diventare punto di riferimento per i ragazzi. Oggi si parla poco di Dio, viene spesso rimosso dall’orizzonte della nostra esistenza come se fosse il nemico della nostra libertà, l’ostacolo della nostra felicità ed invece, lui ci prende per mano e ci fornisce le ali della libertà perché ha un progetto unico su ognuno di noi che si deve realizzare pienamente. La scuola ha un ruolo molto importante, vi forma ogni giorno per realizzare le passioni che ognuno ha dentro sé stesso e vi aiuta a trovare la vostra vocazione. Ognuno deve pregare e chiedere: Signore cosa vuoi che io faccia? E il Signore vi guiderà a fare il meglio a seguire la strada giusta per il vostro futuro, che non è quella della disumanizzazione, purtroppo diffusa nella nostra società».
Uno degli studenti ha letto inizialmente a Monsignor Di Pietro una lettera dove c’era un appello per guidarli anche nei momenti complicati: «Ci porti nelle sue preghiere per i giorni difficili, quando siamo troppo presi dai nostri telefonini e non ci va di seguire le regole, quando non riusciamo a capire che i “no” dei nostri insegnanti non sono punizioni, ma occasioni per crescere consapevoli di quello che vogliamo diventare, che siamo chiamati a diventare. Abbiamo bisogno di guide credibili, di rifugi sicuri, dove le nostre paure di diventare grandi trovino risposte». Dopo un primo momento di accoglienza monsignor Di Pietro ha poi risposto alle domande degli studenti.
La Preside prof.ssa Simonetta Di Prima ha ringraziato per la visita monsignor Di Pietro sottolineando «la sua grande umanità» ed evidenziando la sua grande «capacità di comunicare con i ragazzi” e la sua «forte dimensione spirituale».
«Siamo tutti noi – ha rimarcato Di Prima – ancora molto scossi dagli ultimi episodi di cronaca che hanno coinvolto la giovane Giulia. Ci sono azioni che vanno oltre i limiti di comprensione, poi alla scuola spesso si dà un ruolo salvifico secondo le differenti emergenze come se si potesse fare sempre dopo chissà che cosa. Posso dire invece, che la scuola si occupa già di ogni forma di educazione. E noi come Verona Trento – Majorana abbiamo attivato subito a settembre percorsi di educazione civica sul rispetto di genere, indipendentemente dai dettami ministeriali e dalle emergenze, perché sono temi che sentiamo molto».
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