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Messina. «Medici assunti dall’ASP non pagati»: la denuncia della CISAL

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Il Csa Cisal di Messina chiede il pagamento dello stipendio dei 300 medici assunti dall’Asp di Messina. Il personale medico è stato assunto nell’ambito del progetto TAT – Tamponi a Tappeto per rimpolpare il personale medico durante la campagna di screening regionale anti-covid.

«Ancora una volta – scrive in una nota il sindacato che rappresenta i lavoratori del comparto delle Funzioni Locali – siamo costretti a scrivere e diffidare il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, il Commissario ad acta COVID di Messina Maria Grazia Furnari, e l’Ufficio straordinario COVID per il mancato pagamento della retribuzione ai 300 medici assunti dall’ASP di Messina per fronteggiare l’emergenza coronavirus».

I sindacati denunciano il mancato pagamento dei medici dell’Asp di Messina

Secondi gli accordi tra ASP e medici, stipulati il 23 dicembre 2020, il sistema di pagamento prevede che il medico interessato presenti la fattura per la prestazione mensile effettuata e successivamente l’Ente competente provveda alla liquidazione dello stipendio.

«I medici – dicono i Clara Crocè e Pietro Fotia del Csa Cisal di Messina – come da accordo stipulato in data 23 dicembre 2020, hanno già presentato le fatture relative ai mesi di dicembre e gennaio, a tutt’oggi, non risultano liquidate. Abbiamo chiesto alle Istituzioni competenti un intervento per risolvere questa problematica affinché la sanità di Messina non diventi di nuovo un caso e dei giovani medici che mettono in pericolo quotidianamente la loro salute ricevano quanto loro dovuto. Mentre altre figure professionali impegnate nell’emergenza coronavirus (amministrativi e biologi), è stata liquidata la relativa retribuzione, inspiegabilmente non risultano erogate le spettanze ai medici, tutto questo accade solo a Messina».

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