Messina, l’Autorità Portuale spiega a che punto è per il recupero della Real Cittadella

Pubblicato il alle

4' min di lettura

Dopo le dichiarazioni della deputata regionale Elvira Amata, arriva una nota ufficiale dell’Autorità Portuale sui progetti di recupero delle aree storiche della Real Cittadella di Messina. L’obiettivo è di dare nuova vita a uno dei luoghi più importanti dello Stretto. Dalla scorsa settimana sono, infatti, partiti gli interventi di demolizione di fabbricati adiacenti ai resti della Fortificazione.

«Incessante – dice Mario Mega, Presidente dell’Autorità Portuale – è la nostra azione amministrativa e tecnica per predisporre tutti gli interventi necessari a restituire decoro alla Zona Falcata e, nonostante le procedure di legge non siano mai né brevi né purtroppo, a volte, semplici, soprattutto in tempo di COVID, gli interventi dell’Autorità di Sistema Portuale si stanno moltiplicando e l’impegno è continuo».

Progetti per valorizzare la Real Cittadella di Messina

c'era una volta messina: stampa d'epoca della zona falcata, la cittadella e il lazzarettoGli interventi di demolizione sono stati appaltati – dopo gara pubblica – alla D’Alberti Costruzioni Sas di Mazara Del Vallo, pianificati e diretti dall’Ufficio Tecnico dell’Autorità Portuale e sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Messina, per un costo complessivo di 319.902,70 euro.

«In corso di ultimazione – continua la nota ufficiale – anche la procedura per l’affidamento di un nuovo appalto per la realizzazione di una recinzione lungo il margine stradale della via San Raineri a protezione dei resti della Real Cittadella che impedirà l’accesso con eccessiva facilità a tali aree di chi, con comportamenti illeciti, sta vanificando in parte le operazioni di pulizia già effettuate nei mesi scorsi.

L’intervento, concordato sempre con la Soprintendenza, prevede anche la chiusura di sette ulteriori varchi nelle mura storiche (che si aggiungono alla ventina di “ambienti” già murati nei mesi scorsi), attualmente utilizzati come rifugio di fortuna da persone senza fissa dimora. Tali operazioni, che si stanno conducendo in sinergia con l’Amministrazione Comunale, la Polizia Municipale e la Capitaneria di porto, continuano purtroppo a rendersi necessarie a seguito del perpetrarsi di attività illecite su tutta l’area, quali occupazioni abusive, accessi non autorizzati, scarico di materiale di risulta. Il quadro economico complessivo per dette attività è pari a 105.000,00 euro.

Nel giro di qualche settimana – fa sapere l’Autorità Portuale – poi sarà conclusa la gara pubblica, cui hanno partecipato 13 aziende specializzate, per l’aggiudicazione dei lavori di caratterizzazione delle aree contaminate di tutta l’area della Zona Falcata da realizzare in coerenza con il piano approvato ad inizio dell’anno dalla Regione Siciliana. La somma posta a base di gara è di 763.139,95 euro».

La Falce di Messina – i progetti per valorizzare la città

All’interno della “Penisola di San Raineri” di Messina – che per natura possiede la famosa forma a falce – abita la Real Cittadella, fortezza costruita dagli spagnoli dal 1680 al 1686. Adesso l’intenzione da parte dell’Autorità Portuale è di valorizzare questo bene prezioso.

«Lunedì prossimo – dice Mario Mega – sarò sui luoghi, insieme all’Arch.Vinci, nostra Soprintendente ai Beni Culturali, e all’Assessore Musolino del Comune di Messina, per verificare insieme a loro l’avanzamento dei lavori e condividere, come facciamo periodicamente, lo stato delle varie procedure.

Massimo è l’impegno che stiamo assicurando su questo tema, anche dal punto di vista economico, con una previsione di spesa, al momento, di oltre un milione di euro di fondi del bilancio proprio dell’Ente, perché siamo certi che il recupero della Zona Falcata, e della Real Cittadella in particolare, non sia solo una necessità per la città ma soprattutto costituisca una grande occasione di valorizzazione di un asset portuale fondamentale per il rilancio del turismo messinese e delle correlate attività crocieristiche.

Tanto siamo convinti di tutto questo che, tra i progetti strategici prioritari che abbiamo già proposto al MIT nei giorni scorsi per l’inserimento nei futuri piani di finanziamento nazionali ed europei, uno in particolare riguarda proprio la Zona Falcata e consentirebbe, se finanziato, di realizzare non solo le bonifiche ma anche tutto quello che è previsto nel Piano Regolatore Portuale per la valorizzazione ed il recupero dell’area. Le risorse finanziarie necessarie sono molto importanti ma sono certo che con un’azione sinergica di tutti i livelli politici locali, regionali e nazionali si potrà raggiungere questo importante obiettivo».

(473)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.