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Laurea alla memoria per Lorena Quaranta, vittima di femminicidio a Furci Siculo

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Oggi, martedì 20 ottobre alle 11.29, Lorena Quaranta, vittima di femminicidio a Furci Siculo, è stata proclamata dottoressa in Medicina e Chirurgia, con la votazione di 110 e lode. La pergamena di laurea della giovane donna, studentessa dell’Università di Messina, è stata consegnata alla famiglia.

Grande commozione, stamattina, nell’Aula Magna dell’Università di Messina, per la cerimonia di laurea organizzata in memoria di Lorena Quaranta, studentessa di Medicina e Chirurgia, uccisa lo scorso marzo 2020. Una commissione presieduta dal Rettore Salvatore Cuzzocrea ha esaminato la sua tesi, intitolata “Immunodeficienze selettive: la candidiasi mucocutanea cronica”, con il supporto del relatore, il professor Carmelo Damiano Salpietro e l’ha valutata con una votazione di 110 e lode. A discutere la tesi è stata la collega e amica Vittoria Patorno.

laurea alla memoria di lorena quaranta «La cosa che più ricordo di Lorena – ha raccontato il relatore – era il suo entusiasmo per ciò che stava facendo. Quando è stata accolta in reparto ha subito simpatizzato con i colleghi e con i pazienti, soprattutto quelli più piccoli. Ricordo con piacere il ventennale di un convegno durante il quale ha fatto da speaker ed ha presentato i  relatori. A Natale mi fece recapitare un biglietto d’auguri in cui mi svelò il suo più grande sogno, cioè, diventare pediatra. Sono sicuro che lo avrebbe realizzato e sarebbe stata bravissima, preparata e competente, come lo è stata durante le ricerche per la sua tesi».

A commentare, anche il prof. Salvatore Cuzzocrea: «Avevamo promesso che questo giorno sarebbe arrivato e così è stato, per dare un segno, insieme alle altre istituzioni. Oggi c’è una sedia vuota in quest’Aula, ma in realtà avrebbe dovuto essere occupata da Lorena per coronare i suoi studi. Ringrazio la madre e la famiglia per averci permesso di stare loro vicino, nel ricordo di una figlia dell’Ateneo. Organizzeremo molti altri eventi ed iniziative di sensibilizzazione, affinché non si ripetano mai più simili atti di viltà».

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