Messina, l’appello del Papardo: «Abbiamo bisogno di donatori di sangue e piastrine»

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«Per un solo paziente covid-19 sono stati necessari 40 donatori»: il centro trasfusionale dell’Ospedale Papardo di Messina lancia un appello a donare sangue e piastrine, in questo momento difficile a causa dell’epidemia coronavirus, rassicurando sulle misure di sicurezza messe in campo per i donatori.

Mentre prosegue la raccolta del plasma iperimmune per i pazienti affetti da covid-19, il direttore del Centro Trasfusionale dell’Ospedale Papardo ricorda alla città quanto sia importante, soprattutto in questo momento, continuare a donare sangue e piastrine: «La gestione dei pazienti affetti da coronavirus – spiega –, soprattutto di quelli critici, necessita di un importante supporto trasfusionale. Abbiamo assegnato oltre 40 unità di emazie concentrate, piastrine e plasma a singoli pazienti affetti da coronavirus ricoverati presso questa Azienda Ospedaliera; significa che per un solo paziente Covid-19 sono stati necessari 40 donatori».

«Ringrazio tutti i donatori di plasma iperimmune Covid-19 che finora hanno risposto al nostro appello – prosegue – e invito tutti a continuare a donare anche il sangue in particolare con fattore Rh negativo, il plasma, le piastrine».

Come donare sangue e piastrine all’Ospedale “Papardo” di Messina

Possono donare le persone in buona salute, tra i 18 e i 65 anni. Chi non ha mai donato, o non dona da oltre due anni, per farlo deve effettuare una “predonazione” presso il Centro Trasfusionale dell’Ospedale Papardo di Messina almeno tre giorni prima. Si tratta di un prelievo di controllo finalizzato a valutare l’idoneità alla donazione stessa.

È possibile donare nei seguenti giorni e nei seguenti orari:

  • i giorni feriali dalle 8.00 alle 12.00;
  • il martedì anche di pomeriggio, dalle 14.30 alle 17.00.

Come prenotare?

Donare in sicurezza: le misure del centro trasfusionale del Papardo di Messina

Le misure che il Centro Trasfusionale ha adottato per garantire la sicurezza delle donazioni sono le seguenti:

  • si accede in reparto solo su prenotazione, ogni donazione è fissata ad intervalli di mezz’ora per evitare assembramenti e attese e sono disponibili ampi spazi interni per cui le distanze di sicurezza vengono tranquillamente rispettate;
  • alla prenotazione vengono già valutati i criteri di esclusione temporanea o definitiva alla donazione;
  • accesso riservato in reparto direttamente dal piazzale del 3° piano, in prossimità del parcheggio delle autoambulanze sotto i portici a destra rispetto al Pronto Soccorso, evitando il percorso ospedaliero. Basta citofonare per essere accolti in reparto dal personale sanitario;
  • all’ingresso in reparto il donatore ha l’obbligo di portare la mascherina (eventualmente gli viene fornita in reparto) e provvedere all’igiene delle mani (sono disponibili dispenser con gel disinfettante ed è ovviamente possibile lavarsi le mani) e gli viene misurata la temperatura corporea;
  • dopo ogni passaggio del donatore vengono sanificati gli ambienti (pulite le superfici delle scrivanie, le penne utilizzate per i questionari e le maniglie delle porte, ecc…);
  • il ristoro dopo la donazione viene fatto in una area appositamente dedicata all’interno del reparto; non è necessario recarsi al bar al 4° piano come avveniva prima della pandemia.

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