Ricerca, formazione, attività di inclusione sociale e nel mondo del lavoro per persone con disturbo autistico: di questo si occuperà “Interpares”, progetto del Comune di Messina. «Questa è l’ultima fase del progetto Interpares – ha detto l’assessore alle Politiche sociali, Alessandra Calafiore – un progetto di eccellenza per i ragazzi speciali che ha contribuito a diffondere sul territorio la cultura dell’inclusione sociale e a far progressivamente maturare una spinta verso una comunità più rispettosa e attenta alle diversità».
Il protocollo sperimentale, firmato da Irib CNR e Fipe Confcommercio Messina, impegna i due enti a sviluppare attività per l’inserimento nel mondo del lavoro dei ragazzi autistici, in particolare nei locali pubblici. Sarà il Comune a pagare le buste lavoro per i ragazzi occupati. «L’impegno per l’autismo da parte del Comune di Messina – ha detto il sindaco Federico Basile –, prosegue ogni giorno e si fa sempre più concreto, grazie a delle borse di studio, pagate dall’amministrazione e previste nel progetto Interpares, per permettere l’inclusione nel mondo del lavoro dei ragazzi con disturbo autistico».
Il lavoro per i ragazzi con disturbo autistico
«La nostra attenzione – dice il presidente di Confcommercio Messina, Carmelo Picciotto – non sarà solo per i giovani lavoratori, ma ci sarà un impegno per fornire un servizio costante e rendere i nostri locali o negozi adeguati, in modo da accogliere i ragazzi con disturbo autistico e le loro famiglie e fare in modo che possano sentirsi a loro agio anche fuori casa. È una questione di sensibilità particolare nei loro confronti, e siamo felici che già molti locali a Messina si siano detti disponibili ad aderire a questa fase sperimentale, auspichiamo presto difatti di poterla riprodurre con le stesse modalità in tutta Italia».
«Si tratta di esperimenti già realizzati – spiega il responsabile del CNR, Giovanni Pioggia. Da un parte il ragazzo verrà formato e dall’altra parte l’esercente dovrà capire come approcciarsi, creare un ambiente soft adatto. Se si creano le condizioni adatte, come già succede in altre realtà d’Italia, siamo sicuri che questo progetto potrà funzionare. Non è soltanto importante per essere inclusi nel mondo del lavoro, ma diventa per i ragazzi anche un percorso terapeutico, imparando a interagire con gli altri, migliora il rapporto con le famiglie e migliorano anche loro».
«Faremo – aggiunge la psicologa Flavia Marino – adeguati corsi di formazione ai ragazzi autistici e agli esercenti che li accoglieranno, così sarà possibile per questi giovani iniziare dei lavori retribuiti nei locali ed essere protagonisti del proprio futuro. Per aiutarli nell’inserimento e per accompagnarli durante il periodo di lavoro abbiamo realizzato una applicazione con tecnologie Internet of Things. In pratica i gestori dei locali posizioneranno dei QR Code letti su alcuni dispositivi smart di tele-assistenza che utilizzeranno i ragazzi con condizione autistica. I giovani, grazie a questo tipo di tecnologia con realtà aumentata e virtuale, ideata e programmata dall’Irib Cnr di Messina, riusciranno a riconoscere oggetti e situazioni e ad interagire di conseguenza».
Attualmente la sede dell’IRIB CNR, all’Istituto Marino di Messina, segue 100 famiglie. Il prossimo progetto sarà l’attivazione del Centro Diurno che dovrà essere realizzato dall’Asp Messina.
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