La Regione ha stanziato 103 milioni di euro per il restauro di diversi beni culturali della Sicilia; tra questi 17 milioni saranno messi a sistema per la riqualificazione della Real Cittadella di Messina. Insieme agli interventi di ripristino verranno aperti anche diversi cantieri di scavo archeologico. Le risorse economiche provengono dal fondo del Piano di Sviluppo e Coesione 2021/2027, per 50 interventi programmati dal Dipartimento dei Beni Culturali, diretto da Calogero Franco Fazio.
«Grazie a questi interventi – ha detto l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – si potranno restaurare importanti testimonianze del nostro patrimonio culturale e realizzare quelle opere indispensabili per la tutela, la conservazione e la valorizzazione dei luoghi della cultura della nostra Sicilia».
Il restauro della Real Cittadella di Messina
Come abbiamo detto, parte delle risorse stanziate dalla Regione Siciliana verranno investite per la riqualificazione della Real Cittadella di Messina. Ad aprile 2022, la Soprintendenza di Messina aveva pubblicato il bando di gara per il recupero della Zona Falcata della città dello Stretto. «Un altro passo avanti – aveva detto il Presidente della Regione, Nello Musumeci – verso il recupero della zona Falcata di Messina. Non appena sarà consegnato il progetto, tempo previsto entro l’estate, procederemo ad espletare la gara per l’esecuzione dei lavori. Se non ci saranno intoppi, il cantiere potrà aprire nel prossimo autunno».
Recupero beni culturali in Sicilia
Insieme alla Real Cittadella di Messina, i fondi verranno utilizzati, anche (tra gli altri interventi) per:
- realizzare un sistema anti-intrusione centralizzato per proteggere i musei e i parchi archeologici siciliani (7 milioni);
- opere di consolidamento e restauro del complesso rupestre di Chiafura a Scicli, in provincia di Ragusa (8 milioni);
- interventi di messa in sicurezza del sito del museo delle Solfare di Trabia Tallarita, fra Sommatino e Riesi (CL) a cura del Parco archeologico di Gela (5 milioni e 300 mila euro);
- completamento dei restauri del Tempio della Venere Ericina a Erice (1 milione e 800 mila);
- intervento di valorizzazione e fruibilità del patrimonio culturale sottomarino delle Eolie a cura della Soprintendenza del Mare (850 mila euro).
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