Messina. Dopo una lunga giornata di incontri con i dirigenti di Palazzo Zanca, il sindaco Cateno De Luca ha annunciato, ieri, lunedì 17 luglio, di voler annullare i 123 incarichi organizzativi– siglati dalla precedente amministrazione – perché ritenuti troppo onerosi per le casse municipali.
Ad essere coinvolto in questa manovra sarebbero il personale “promosso” principalmente nel febbraio 2018, composto da 107 posizioni organizzative e da 16 alte professionalità, vale a dire figure intermedie tra dipendenti e dirigenti. A conferire gli incarichi erano stati, durante una cerimonia tenutasi nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, i dirigenti dei dipartimenti cui avrebbero fatto riferimento.
«Il personale in servizio presso l’Ente è di 1.447 unità lavorative, per un costo complessivo annuo di circa 46 milioni di euro – ha spiegato il sindaco De Luca. E sono così distribuiti: 19 dirigenti; 158, nella categoria D3; 180, D1; 581, C3; 101, B3; 219, B1; e 189, A1».
Dopo aver effettuato una disamina di carattere generale con la dottoressa Loredana Carrara, dirigente dell’Ufficio di Gabinetto, il primo cittadino e la sua Giunta hanno deciso di revocare gli incarichi in questione per ridurre le spese: «Tali figure comportano un aumento di costo di circa 2 milioni e 100 mila euro l’anno» ha affermato il Sindaco. La delibera dello scorso febbraio, però, indicava una spesa annuale leggermente inferiore, vale a dire 1 milione e 7oomila euro.
«Manifesto quindi la mia perplessità e contrarietà – ha concludo Cateno De Luca. Ho dato mandato al segretario generale e alla dirigente delle Risorse Umane di avviare le procedure di annullamento in autotutela di tutti i contratti sottoscritti, non ritenendo compatibile un aumento così eccessivo per il costo del personale con la disastrosa situazione economico-finanziaria dell’Ente».
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