In occasione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime della mafie, promossa da Libera e celebrata ogni 21 marzo, i consiglieri del Movimento 5 Stelle – Cristina Cannistrà, Giuseppe Fusco e Andrea Argento – hanno chiesto l’intitolazione di 3 strade cittadine ad altrettante vittime innocenti di mafia: Gregorio Fenghi, Angelo Alibrandi e Antonio Falcone, cittadini messinesi uccisi dalla criminalità organizzata negli anni ‘80 e ‘90.
Alla giornata sono intervenuti anche i familiari delle tre vittime, il giudice Marcello Minasi, Gennaro D’Uva, figlio dell’avvocato Nino D’Uva e il deputato Antonio De Luca, componente della Commissione Antimafia all’Ars. «Il capitale simbolico – ha detto la Cannistrà – che implica la denominazione di strade con i nomi di Fenghi, Alibrandi e Falcone, ha l’obiettivo di conservare la memoria e costruire un nuovo futuro all’insegna dell’impegno e della cultura antimafia». Durante l’incontro, al Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, è stato proiettato anche un video testimonianza sulla mafia messinese, per la regia di Andrea Scarfì, riprese e montaggio di Gabriele Ferrante e con la consulenza criminologica di Marcello La Rosa.
Messina contro le mafie
Una giornata densa di impegni e memorie, quella di oggi, 21 marzo. Anche il Movimento 5 Stelle ha voluto dare il suo contributo. «Un’occasione – hanno detto i consiglieri – di illustrare alcune significative attività svolte dal gruppo M5S sul tema della legalità per la città di Messina. Basti pensare, ad esempio, ai numerosi solleciti che i consiglieri pentastellati rivolsero all’Amministrazione comunale per indire le manifestazioni pubbliche per l’affidamento in uso gratuito dei beni confiscati alla criminalità organizzata non ancora assegnati e, già nel marzo 2020, presentarono un’interrogazione all’ex Sindaco di Messina Cateno De Luca, chiedendo un resoconto sui beni nella disponibilità del Comune di Messina e sul loro utilizzo.
Inoltre, lo stesso gruppo nel febbraio 2019, attraverso due interrogazioni, aveva sollecitato l’Amministrazione per attuare le disposizioni previste dal “Regolamento comunale sulle politiche antimafia, misure di contrasto alla corruzione, al gioco d’azzardo, al racket e sostegno alle imprese” che denunciano, approvato dal consiglio comunale a novembre 2017.
Risale al maggio del 2019, infine, una proposta di delibera, poi sottoscritta da tutti i Consiglieri Comunali, nella quale si dava mandato all’Amministrazione di procedere, con apposito atto di Giunta, alla nomina dei componenti dell’Osservatorio Comunale Antimafia. Purtroppo, nonostante le nostre svariate attività sul tema della legalità che sono di centrale importanza per una città come Messina, abbiamo ricevuto solo silenzi da parte dell’ex Sindaco De Luca e della sua Giunta». Intanto si è conclusa la lettura a Piazza Unione Europea dei nomi delle vittime della mafia, organizzata da Libera.
(75)