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Messina, il giudice Giorgianni contro il green pass: «Lascio la toga»

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C’era anche il giudice della Corte d’Appello di Messina, Angelo Giorgianni, sabato 9 ottobre in piazza a Roma per manifestare contro il green pass. Proprio in quell’occasione ha annunciato la propria intenzione di dimettersi con tre anni d’anticipo: «Da magistrato sono venuto ad onorare il popolo sovrano e lascio la toga».

A pochi giorni dalla ormai prossima entrata in vigore della misura disposta dal Governo che rende obbligatorio il green pass per i lavoratori, cittadini e politici hanno partecipato alla manifestazione tenutasi sabato scorso a piazza del Popolo a Roma. Tra di loro, oltre all’ex consigliere comunale Santi Daniele Zuccarello, anche il giudice della Corte d’Appello di Messina ed ex sottosegretario all’Interno, Angelo Giorgianni.

Il Magistrato è autore del libro “Strage di Stato. Le verità nascoste del Covid-19”, con prefazione di Nicola Gratteri. Non si definisce “no-vax”, ma si oppone all’obbligatorietà del green pass: «Sono per la libertà di decidere se vaccinarsi o meno – ha sottolineato –, quindi contro il green pass. Ho fatto i precedenti vaccini, ma questo no. C’è stata troppa fretta, ingiustificata dal fatto che ci sono le cure precoci, come ho più volte segnalato anche al governatore della Sicilia Nello Musumeci e all’assessore alla Salute, Ruggero Razza».

«In questo momento – ha aggiunto – c’è in ballo una battaglia troppo importante, perché c’è chi vuole limitare la nostra libertà di pensiero e imporre una propria visione. Non potevo restare magistrato perché voglio poter parlare liberamente contro questa parte anche dello Stato che ci vuole imporre le proprie idee. Io sono una persona di parola avevo detto che mi sarei dimesso e l’ho fatto».

«Faccio parte – ha concluso il giudice Angelo Giorgianni – di un’organizzazione che è diffusa in molti paesi e lotta per le libertà. Naturalmente condanno con fermezza le vicende violente avvenute in piazza da parte dei manifestanti ma chiedo controlli e provvedimenti anche contro le violenze ingiustificate delle forze dell’ordine. Spero sia fatta chiarezza, perché la maggior parte delle persone volevano fare una protesta pacifica».

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