Sono scesi in piazza – per l’esattezza a Piazza Unione Europea, vista Municipio – i volontari del rifugio Don Blasco. I volontari, infatti, protestano contro il bando emanato dall’Amministrazione Comunale che “mette all’asta” i cani del canile prevedendone il trasferimento nella struttura aggiudicataria tramite l’offerta più vantaggiosa.
«I cani devono restare a Messina – spiegano dal Rifugio. Il randagismo deve essere gestito confrontandosi con volontari assennati e associazioni serie e attive nel territorio, non “deportando” i cani senza tenere conto dei loro problemi di salute, di carattere e della loro età avanzata.»
Una vita in difesa dei cani – la protesta Rifugio Don Blasco
Il bando pubblicato dal Comune di Messina prevede che i cani vengano affidati alla struttura che presenti l’offerta più vantaggiosa. Ma l’iniziativa di Palazzo Zanca non è piaciuta ai volontari che, in attesa di sapere il responso della gara continuano la loro protesta, e aspettano un incontro con l’Amministrazione.
Il bando prevede l’affidamento dell’intero servizio avente la consistenza numerica di 487 posti-cane. L’ordine di attribuzione dei cani agli operatori economici aggiudicatari è:
- 348 cani presso canile Millemusi gestito dalla Lega Nazionale Difesa Cane;
- 49 cani presso canile Macaluso, sito a Petralia Sottana (PA);
- 37 cani presso canile non autorizzato Don Blasco, sito in Messina, via Don Blasco;
- 53 cani presso canile non autorizzato S. Margherita, sito in Messina, S. Margherita.
Domani, martedì 7 luglio, si dovrebbe procedere con la gara d’asta.
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