Messina. Una bocciatura senza appello, senza sé e senza ma: questo il verdetto dei sindacati sul piano di esercizio invernale di ATM. Ma ad essere sotto accusa, in realtà, è la gestione stessa dell’Azienda da parte dell’Amministrazione e del nuovo management. Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti partono al “contrattacco” e dichiarano inevitabile la mobilitazione generale della categoria.
Il nuovo piano del trasporto pubblico, in vigore dal prossimo 6 ottobre, e non più da lunedì 1 come annunciato nelle scorse settimane, non è quindi, l’unico provvedimento che non convince i sindacati: nel mirino delle organizzazioni ci sono anche l’incarico all’ingegnere Leonardo Russo, come consulente esterno per la redazione del piano; la rivisitazione dei contratti di lavoro e la revoca della gara con cui si sarebbero dovuti assumere 75 nuovi autisti; la dismissione del tram a partire dal prossimo giugno.
Non solo, a far storcere il naso ai sindacati è stata anche la mancata consultazione delle organizzazioni a tutela dei lavoratori nel prendere decisioni di rilievo per il futuro dell’Azienda: «Dichiariamo – hanno chiarito Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti – di non condividere nel metodo e nel merito l’impostazione del piano presentato, che non ha visto in queste settimane la minima concertazione preventiva con le organizzazioni sindacali di categoria che si erano rese disponibili a partecipare fattivamente alla stesura e che apprendono invece alcuni dettagli del piano gommato solo a tre giorni dalla messa in opera».
«Per le categorie dei trasporti di Cgil Cisl e Uil – hanno precisato – non è solo la bocciatura del piano esercizio ma la bocciatura senza appello delle scelte dell’Amministrazione e del nuovo management in materia di trasporto pubblico che in due mesi hanno portato al collasso l’azienda ed il servizio alla città».
Per quel che riguarda l’incarico esterno retribuito conferito all’ingegnere Leonardo Russo, le organizzazioni hanno precisato di esserne venute a conoscenza solo a mezzo stampa e hanno sottolineato che, invece: «Si potevano usare le professionalità interne all’azienda».
«Non condividiamo tale scelta – hanno aggiunto i sindacati – anche alla luce dei continui ipocriti richiami del CdA e del Sindaco di Messina all’austerità dei conti e delle spese del Comune e delle società Partecipate, che hanno portato recentemente lo stesso Presidente di ATM ad anticipare l’intenzione di rivedere al ribasso il contratto integrativo dei dipendenti di ATM e accendere la gogna mediatica sui diritti basilari dei lavoratori».
Le perplessità sul Piano Invernale di ATM
Per quel che concerne il piano di servizio invernale, nello specifico, la preoccupazione delle organizzazioni sindacali riguarda in particolare l’apparente riduzione del servizio e i possibili disservizi che ne potrebbero derivare: «Rileviamo – hanno dichiarato – che si gioca al ribasso con una riduzione da 51 a 33 linee bus, con un impiego di 48 mezzi invece dei precedenti 60, con conseguenze facilmente immaginabili».
«Temiamo che siano stati mal valutati tempi di percorrenza, luoghi di interscambio e tragitti delle linee – hanno proseguito Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti – con particolare riferimento allo “shuttle”. La frequenza, se si vuol garantire il sistema a pettine, a nostro giudizio, dovrebbe essere inferiore a 10 minuti e non ai 20 oggi previsti. Nonostante si sia ritardato di due settimane l’avvio del piano invernale, penalizzando l’utenza, risultano ancora gravi carenze logistiche per utenti e personale ai punti di interscambio e nuovi capolinea».
Altro punto che genera preoccupazione sono i chilometri complessivi coperti ATM, non ancora quantificati, ma che secondo le organizzazioni potrebbero non essere sufficienti a rispondere alle esigenze dei cittadini: «Riscontriamo già una riduzione di 110 mila km percorsi solo nei 30 giorni dal 16 agosto al 17 settembre, in palese violazione del contratto di servizio».
«Da una prima valutazione – hanno stimato – occorreranno 150 autisti in turno e sembra chiaro un ulteriore aumento dei carichi di lavoro del personale autista e ci riserviamo le denunce del caso presso l’ispettorato del lavoro».
La “non assunzione” dei 75 autisti
In merito alla decisione del Presidente di ATM di revocare l’assunzione dei 75 autisti selezionati tramite agenzia interinale Tempor, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti hanno specificato che: «Riteniamo responsabile il CdA di ATM di ogni eventuale danno erariale che possa derivare dal ricorso legale che potrebbe scaturire dalla società vincitrice del bando già espletato, anche alla luce del fatto che la sentenza della Cassazione civile sancisce chiaramente che nessun diritto alla trasformazione a tempo indeterminato può essere avanzata da questi lavoratori anche a seguito di ulteriore proroga, smentendo di fatto quanto dichiarato dal Sindaco e dal CdA in questi mesi».
La mobilitazione generale
Alla luce di tutto questo e «delle continue gravi esternazioni del Sindaco circa la volontà di privatizzazione dell’Azienda e della messa in discussione dei salari e dei livelli occupazionali dei 500 dipendenti, Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasporti dichiarano inevitabile procedere verso la mobilitazione generale della categoria».
(553)