Generazione N: essere Mattia Bonaventura

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Un po’ come “Essere John Malkovich”, film del 1999 scritto da quel genio di Charlie Kaufman, in cui tutti vorrebbero vivere, almeno per un giorno, nel corpo dell’attore americano: così sicuro, talentuoso, capace. Come Mattia Bonaventura, che ha quasi 15 anni e affronta l’esistenza con intraprendenza: l’ultimo ospite di questa prima stagione di “Generazione N”, lo spazio dedicato ai “piccoli” di Messina, che hanno già tantissime cose da raccontare.

Mattia, per esempio, ci ha detto di come sono andate le riprese di “I pionieri“, diretto da Luca Scivoletto e presentato fuori concorso al Torino Film Festival 2022. «Il film l’ho girato tra ottobre e novembre 2021, appena entrato in terza media».

Mattia Bonaventura: scuola, cinema e Messina

La sua è una famiglia di artisti e creativi, il padre è un noto regista teatrale, la madre è una docente e attrice tra le più brillanti della città, e lui (Mattia) ha appena cominciato il suo percorso nel mondo del cinema.

Senza troppi giri di parole, la prima cosa che confessa Mattia è di non andare bene a scuola; «Faccio il minimo indispensabile, con qualche problema disciplinare, almeno fino alle medie». Questo non perché sia un bullo, ma semplicemente perché Mattia ha avuto un percorso educativo diverso, frequentando la scuola steineriana del Giardino di Luce.

In questo contesto si utilizza il metodo pedagogico ideato da Rudolf Steiner che ruota attorno alla dimensione spirituale, fisica e manuale del bambino: una scuola con una tipologia di insegnamento diverso, affine, per certi versi al metodo Montessori. Le classi sono suddivise in settenni. Dai 0 ai 7, dai 7 ai 14 e dai 14 ai 21 anni. Il Giardino di Luce ha al momento una classe primavera, una classe di asilo e le elementari.

«Credo che sarebbe stato ancora più traumatico, da un certo punto di vista, entrare dalla scuola steineriana al liceo, che dalla steineriana alle medie, perché penso – racconta Mattia –, che quando entri a liceo devi avere già consapevolezza, un’idea della vita, un’idea del mondo, che sicuramente non mi sarei fatto se avessi continuato a frequentare il Giardino di Luce, che è un ambiente intimo, calmo e familiare. Alle scuole medie mi sono trovato circondato da persone cresciute in modo diverso da me, questo credo che abbia fatto la differenza».

Per Mattia Bonaventura (non è) la prima volta sul set

Mattia è altissimo, solare, con gli occhi vispi, la filosofia potrebbe diventare la sua materia preferita, da piccolo conosceva a memoria gli spettacoli del padre, Roberto Bonaventura (adesso impegnato nella nuova edizione del Cortile Teatro Festival), suona la batteria, ama il montaggio video e ha sempre seguito i laboratori di recitazione della madre, Monia Alfieri.

Quella de “I pionieri” non è la prima esperienza su un set cinematografico, nel 2015 aveva preso parte a “Seconda primavera” di Francesco Calogero, ma sicuramente è quella decisiva. «È stata molto casuale questa cosa. Era l’estate 2021, tra la seconda e la terza media, ero a casa al mare con mia nonna e mio padre mi ha chiamato per chiedermi se facevo delle foto e un video di presentazione; avevo capito che si trattava di un casting». Così Mattia viene chiamato per fare un provino su parte ai Cantieri della Zisa di Palermo; «Dopo tre incontri mi hanno preso, non avevo realizzato, neanche sul set. Le cose le realizzo dopo».

Durante le riprese del film qual è stata la cosa più bella e quella più difficile? «La cosa più bella – racconta Mattia –, è stato l’ambiente e condividere con gli altri ragazzi del film una casa sperduta a Formello. La parte più difficile è stata la scena in cui dovevo nuotare per 30 metri a Ostia, durante un giornata grigia e fredda». In foto Mattia Bonaventura sul set “I pionieri”.

Generazione N: gli obiettivi dei “piccoli”

Durante questa prima stagione di “Generazione N” non vi abbiamo raccontato solo di giovani messinesi in gamba, ma anche dei loro obiettivi e di come vorrebbero che fosse Messina. C’è Martina che con i suoi disegni racconta la voglia di inclusione, Giulia che non smette mai di mettersi in gioco per fare qualcosa di utile per la città, The Whistling Heads suonano per uscire dalla routine della provincia.

E Mattia? «L’obiettivo principale è fare l’attore, anche perché andando male a scuola è una cosa che potrebbe aiutarmi: studierei cose che mi interessano. Preferisco il cinema al teatro, perché reciti come se fossi nella vita reale. Di Messina non cambierei niente, mi piace che ci conosciamo tutti, forse mi piacerebbe ci fosse un posto come Colapesce, ma per quelli della mia età». “I pionieri” è uscito nelle sale il 13 aprile e presto arriverà sulle piattaforme di streaming.

 

 

 

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