Covid. Messina non avrà il bonus per i centri storici che hanno subito un calo di turisti

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Messina non rientra tra le 29 città italiane che potranno usufruire del bonus indirizzato agli esercenti dei centri storici colpiti da un calo di turisti a causa del coronavirus. L’associazione messinese Vento dello Stretto chiede al Governo di rivedere i criteri utilizzati per prendere questa decisione e di includere la «tredicesima città d’Italia, con un porto turistico primo nel Paese per traffico di passeggeri».

Il Bonus, che potrà essere richiesto all’Agenzia delle Entrate dal 18 novembre 2020 al 14 gennaio 2021, si configura come un contributo a fondo perduto ed è indirizzato ai centri storici che quest’anno hanno avuto meno visitatori a causa del covid-19. In Sicilia il bonus sarà riconosciuto agli imprenditori di Ragusa, Siracusa, Catania, Agrigento e Palermo.

A commentare l’esclusione di Messina dal bonus, il presidente dell’associazione Vento dello Stretto, Piero Adamo: «Chiediamo a gran voce – scrive in una nota – che i nostri imprenditori siano inclusi tra i beneficiari del contributo e che il Governo nazionale, a stretto giro, ampli in nostro favore l’elenco delle ventinove città ammesse al bonus».

«È paradossale – aggiunge il vice presidente dell’Associazione, Dario Carbone – e francamente incredibile che la tredicesima città d’Italia, con un porto turistico primo in Italia per traffico di passeggeri (quasi 430.000 i croceristi secondo i dati del 2019), non venga inclusa tra le meritevoli del contributo a fondo perduto a favore dei propri esercenti che hanno subito un drastico calo di visitatori e di turisti. I nostri imprenditori non devono essere considerati di serie B».

Maggiori informazioni sul Bonus e i criteri utilizzati sono disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate, a questo link.

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