Messina è la città più invivibile d’Italia

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Ancora una volta le indagini sulla qualità della vita condannano Messina al ruolo di “Cenerontola d’Italia”. La città peloritana occupa infatti l’ultimo posto nella classifica redatta nell’ambito del 22esimo rapporto sull’Ecosistema Urbano. Uno studio effettuato da Legambiente con il supporto dell’Istituto di ricerche Ambiente Italia e de Il Sole 24 Ore. La ricerca ha confrontato i 104 capoluoghi italiani combinando i risultati provenienti da diciotto indicatori.

Presi in esame la qualità dell’aria, i consumi idrici, la produzione di rifiuti, la raccolta differenziata, l’utilizzo di energie rinnovabili, il trasporto pubblico, il numero di piste ciclabili e isole pedonali. La nostra città occupa le ultime posizioni in tutte le classifiche redatte secondo lo studio dei parametri sopracitati e diviene fanalino di coda nella graduatoria generale. Un dato allarmante che fotografa perfettamente il contesto di una città ormai allo sbando sotto tutti punti di vista.

Analizzando la scheda che Legambiente dedica a Messina si notano però timidi segnali di ripresa nel settore rifiuti e trasporti. Rispetto all’indagine condotta l’anno scorso, la città ha diminuito la produzione di rifiuti urbani, aumentando la percentuale di raccolta differenziata. In crescita anche le isole pedonali e le piste ciclabili, così come l’offerta del trasporto pubblico. Dati che comunque registrano un aumento minimo  rispetto a dodici mesi fa.

Tutto ciò non basta per risollevare le sorti di una città che si definisce ancora turistica. L’etichetta con cui Legambiente ha marchiato la tredicesima città d’Italia danneggia ulteriormente l’immagine di tutto il territorio peloritano. Si attendeva un cambiamento, ma di “basso” finora c’è solo il posto in classifica.

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  1. Mio malgrado debbo prendere atto e condividere questa classificazione, trascorro più mesi in Toscana e si rileva tutto l’opposto di questa”meravigliosa” città, per vari motivi svalutata dai politici e da anarchie consolidate. Consigli: nodo viabilità, pulizia in preminenza. Bisogna usare il bastone e non la carota. Si predica che non ci sta lavoro, ma al mattino troppe auto in circolazione con donne al volante, vanno tutte a lavorare? Grazie per lo spazio.

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