La settimana messinese si apre ancora sulla storia del Circolo Pickwick e sulla vicenda che ha visto il libraio Renato Ciraolo protagonista di un video pubblicato sul profilo social del Sindaco di Messina Cateno De Luca. Lo scorso 14 novembre, a Piazza del Popolo, è stata poi organizzata una manifestazione di protesta dallo stesso Circolo per dire “basta” ai metodi utilizzati dal primo cittadino. A intervenire, ancora una volta, è il presidente di Arcigay Messina Rosario Duca: «Siamo tutte marionette in mano a pochi che detengono il potere su tutto. Perché la cultura, il sapere e la conoscenza fanno paura?».
Secondo Duca, la storia del Circolo Pickwick e di Renato Ciraolo appare paradossale. «Paradossale – scrive Duca –, in quanto non si capisce con quale diritto si possano prendere libri da una bancarella che fa solo scambio culturale e buttarli in aria da parte di chi forse ha troppa paura proprio della cultura. Paradossale, perché, nei ricordi di chi ha studiato la storia (sui libri, ça va sans dire), tornano alla mente tratti da ventennio, per esempio i libri bruciati in piazza. Paradossale, che, mentre tutto questo accade, chi dovrebbe difendere la Cultura, l’Assessore preposto per l’appunto, colpevolmente tace».
Duca sul Circolo Pickwick: «L’Assessore Caruso conferma la sua indifferenza»
«Paradossale che – continua la nota del presidente dell’Arcigay di Messina, Rosario Duca – mentre questo accade, chi ha ricoperto il ruolo di assessora all’Istruzione fino a questo momento e di cui abbiamo appena appreso le dimissioni, colpevolmente tace. Paradossale che senza essere presente, alcuni difensori d’ufficio del sindaco postino sui social falsità su quanto accaduto domenica a Piazza del Popolo – Lo Sardo, al punto da asserire che le vigilesse presenti siano state insultate, quando dal video di qualche testata giornalistica on line si evince esattamente il contrario.
A chi giova aizzare il fuoco in questo momento? Paradossale è anche che chi ha disposto l’intervento dei Vigili Urbani non sapesse che l’espositore di libri da scambiare aveva già presentato regolare domanda per l’occupazione di suolo pubblico, che per giunta vi era giá parere positivo da parte dello stesso Comando dei Vigili Urbani e che si attendeva soltanto la definizione della pratica da parte dell’ufficio competente.
Paradossale e grottesco è che, dopo mesi e mesi a cui non è stato detto nulla a chi espone e scambia libri con una bancarella a Piazza del Popolo – Lo Sardo e a cui, ripetiamo, qualche settimana fa sono stati buttati i libri per aria, dopo due settimane di esposizione mediatica non si è pensato a risolvere e velocizzare il rilascio di quanto richiesto dal Circolo Pickwick per poter continuare la propria attività. Non “è compito di chi governa rimuovere gli ostacoli” ed evitare che si creino manifestazioni, per quanto pacifiche, di chi della cultura e dei libri non ha paura? Arcigay Makwan Messina, associazione LGBT+ e di promozione sociale, non può che essere dalla parte del Circolo Pickwick e di Renato Ciraolo.
Crediamo fermamente che Cultura e Istruzione siano le basi per costruire una società più giusta, preparata e, quel che più è importante, una società libera. Siamo autenticamente convint* che Istruzione e Cultura rendano liberi da ogni forma di discriminazione e preconcetti. All’assessore alla Cultura e all’ormai ex assessora all’Istruzione del Comune di Messina diciamo ancora una volta che il loro silenzio davanti agli atti persecutori che si sono perpetrati su persone, libri e cultura non fa che confermarci quanta poca considerazione c’è verso questi temi da parte di chi dovrebbe invece incentivarli.
Chiediamo a ogni organismo, ufficio, dirigente preposto dalla Prefettura, per quanto di sua competenza – conclude Duca – al Comune della 13esima Città d’Italia, di imprimere un’accelerata e realizzare quanto richiesto dal Circolo Pickwick, per poter mettere finalmente la parola “fine” su questa ignobile vicenda».
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