Orologi da muro, piatti, vasetti di ceramica colorati: queste le creazioni dei ragazzi con autismo che fanno parte di Interpares, progetto multiforme portato avanti dall’Irib Cnr di Messina e finalizzato all’inclusione sociale e all’inserimento nel mondo del lavoro. L’iniziativa prevede, tra le altre cose, laboratori creativi, come quello di ceramica, lezioni di cucina e la pratica dell’agricoltura sostenibile, ed è portata avanti insieme alla coop. Audacia.
È proprio la coop. Audacia ad ospitare il laboratorio di ceramica dentro il quale i ragazzi con disturbo dello spettro autistico dai 14 anni in su del progetto Interpares hanno potuto cimentarsi nella creazione di oggetti di diverso tipo. «Sono molto fiero dei progressi che hanno fatto – commenta Carmelo Caporlingua presidente di Audacia –, difatti, grazie ai maestri artigiani e artisti che li seguono nel nostro laboratorio creativo, sono diventati esperti nel lavorare la ceramica, i tessuti e il legno e nel decorarli. Quelli che realizzano sono oggetti unici, assolutamente di pregio, e ora esiste anche un loro brand “Sogniinblu”, che vogliamo lanciare per dare riconoscibilità e valore agli oggetti da loro creati». I prodotti creati dai ragazzi sono visionabili sul sito Sogni in blu.
Di Interpares, in particolare, vi avevamo già parlato. Si tratta di un progetto realizzato dall‘Irib Cnr di Mortelle con fondi POC Metro reperiti dal centro di ricerca e dal Comune di Messina. All’interno del Centro si va a scuola di socialità con robot sociali, si usa la realtà aumentata per simulare situazioni di vita quotidiana e guidare i ragazzi nella vita di tutti i giorni. Il progetto, però, prevede, tra le altre cose, anche iniziative finalizzate ad aiutare i ragazzi con disturbo dello spettro autistico a sviluppare le proprie attitudini attraverso attività creative e pre-lavorative. L’obiettivo, infatti, è quello dell’inserimento nel mondo del lavoro.
Oltre al laboratorio di ceramica, i partecipanti al progetto Interpares possono cimentarsi nell’agricoltura sostenibile, nel terreno della cooperativa Audacia a Camaro S. Anna.
«La nostra cooperativa sociale è nata nel 2018 – spiega Carmelo Caporlingua – e ha da sempre come mission l’inclusione sociale. Nel suo consiglio di amministrazione ci sono persone con grande esperienza nell’ambito della cooperazione e tra i soci fondatori abbiamo anche ragazzi affetti da sindrome autistica. Grazie al progetto Interpares, al quale abbiamo da subito aderito, stanno partecipando al nostro laboratorio tanti altri ragazzi, che stanno apprendendo competenze e abilità manuali per inserirsi nel mondo del lavoro. Per i partecipanti al progetto questa rappresenta un’occasione non solo per occupare il tempo, ma soprattutto per sentirsi parte di qualcosa d’importante per il loro avvenire. Ogni attività non è strutturata in maniera specifica, ma viene costruita su misura in base ai ragazzi che abbiamo di fronte, in modo da sviluppare le capacità di ciascuno nel modo migliore. Non abbiamo imposto mai un percorso ben preciso, ma ci adattiamo alle esigenze e alle possibilità del ragazzo».
Nel team del progetto, anche la dottoressa Flavia Marino, psicologa dell’Irib Cnr di Messina: «Obiettivo di Interpares – chiarisce – è quello di facilitare l’inclusione sociale socio-educativa in coerenza con i bisogni reali dei ragazzi e delle loro famiglie. Noi valutiamo l’efficacia del metodo per il contrasto della fragilità educativa, emotiva e sociale, correlando, attraverso lo studio dei casi, fattori di rischio, fenotipi clinici, outcome per codificare e diffondere protocolli educativi innovativi. Chiaramente prima di fare accedere i ragazzi a qualsiasi attività in laboratorio valutiamo ogni singolo caso e verifichiamo le loro attitudini».
Soddisfatto dei risultati raggiunti finora Giovanni Pioggia, a capo dell’Irib Cnr di Messina e responsabile scientifico del progetto Interpares: «Nelle prossime settimane insieme ad altre associazioni e istituti scolastici sono previste ulteriori iniziative per i ragazzi per aiutarli a diventare maggiormente autonomi, pensando ad un futuro di vita indipendente. Vogliamo offrire una risposta concreta ai bisogni dei ragazzi autistici e delle famiglie coinvolte nel progetto. Tra l’altro, ricordiamo che le persone con autismo spesso manifestano capacità eccezionali che potrebbero essere utili per diversi settori lavorativi. Tra queste: la capacità straordinaria di ricordare le informazioni, l’attenzione ai dettagli, le abilità logiche e matematiche, o ancora l’accuratezza e la precisione con cui svolgono attività manuali».
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