Messina. Stop al Salvacolline e al PRG: con la pianificazione urbanistica si riparte da zero. Questa, sostanzialmente, la decisione del sindaco Cateno De Luca che, con un documento del 5 luglio chiede al dipartimento competente e all’assessore alla Pianificazione Urbana, Salvatore Mondello, di fare il punto sullo “stato dell’arte” e revocare le delibere della precedente Amministrazione.
«Azzeriamo tutto e ripartiamo. Pianificazione urbanistica per la città e non per pochi intimi». Con queste parole, il Primo Cittadino commenta sulla sua pagina Facebook ufficiale la decisione presa nel corso della seduta del Consiglio di Giunta del 3 luglio. Decisione che, sostanzialmente, cancellerebbe gli atti adottati dall’Amministrazione Accorinti.
«Si dispone, pertanto – recita il documento diffuso nelle scorse ore e indirizzato al Dirigente del Dipartimento Politiche del Territorio – di relazionare in merito, entro il termine di cinque giorni (vale a dire, entro l’8 luglio, ndr), anche all’assessore con delega specifica, provvedendo, altresì, a predisporre le relative proposte di deliberazione di giunta di revoca degli atti già adottati dalla Giunta e/o dal Consiglio Comunale nel medesimo termine».
Dopo un percorso abbastanza accidentato, in sostanza, sembrerebbe concludersi il percorso della Variante di Salvaguardia, o Salvacolline, lo strumento di mitigazione del rischio idrogeologico elaborato dalla precedente Amministrazione, su cui, a suo tempo, non si era riusciti a trovare un accordo con il Consiglio Comunale. Lo stesso varrebbe per il nuovo Piano Regolatore Generale.
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Nonostante le buone intenzioni della precedente amministrazione, volte a tutelare la zona del capo Peloro, secondo me la normativa sulla redazione del PRG, con i precisi tempi e modalità di adozione, non può essere aggirata da un dirigente comunale, azzerando l edificabilità di intere parti del territorio