Il pianoforte della Galleria Vittorio Emanuele di Messina è stato danneggiato di nuovo. È la quarta volta che succede da quando è stato posizionato nel 2018 al centro della struttura e, sebbene in molti lo continuino a suonare con entusiasmo, episodi come questo continuano a verificarsi.
Posizionato nella Galleria Vittorio Emanuele ad agosto 2018 nell’ambito dell’iniziativa voluta, tra gli altri, dall’ex assessore alla Cultura Federico Alagna e da Giovanni Renzo (membro dell’assessorato collettivo Antonello), “Un piano per la città”, il primo pianoforte pubblico di Messina non sta avendo una vita facile. Per quanto apprezzato da molti cittadini e spesso suonato soprattutto dai più giovani, lo strumento ha subito ben tre danneggiamenti (quattro con il più recente), alcuni casuali, altri probabilmente no.
Pochi mesi fa, tra l’altro, un residente della zona aveva richiesto la rimozione del pianoforte, ma alla fine lo strumento è rimasto dov’era, a seguito di una pacifica protesta popolare e di un cambio di rotta del sindaco Cateno De Luca.
Insomma, la raccomandazione che ha accompagnato il posizionamento del pianoforte in Galleria non sempre è stata seguita: «Questo pianoforte è tuo. Suonalo quando ne hai voglia, trattalo con il rispetto con cui tratti gli oggetti di tua proprietà, custodiscilo con la cura che merita». Attualmente risultano danneggiati lo sgabello e i martelletti.
Scoperto quanto accaduto, l’ex assessore e promotore de “Un piano per la città” ha così commentato: «A me fa rabbia l’atto vandalico in sé – ha dichiarato –, ovviamente e spero che si intervenga subito per riparare il danno. Ma ancor di più mi fa rabbia lo stato di totale abbandono in cui l‘amministrazione De Luca ha lasciato il pianoforte, dopo aver tentato addirittura di spostarlo. Senza accordarlo, senza pulirlo, senza fare una normale manutenzione, senza sostituirne quei pezzi usurati dal tempo e dall’utilizzo intensivo che, per fortuna, viene fatto di questo Piano per la città. Tanto poi si vanno a sciorinare dati sui blitz di qua e di là, quando in realtà non si è nemmeno in grado di proteggere e valorizzare uno strumento che, nel suo piccolo, è stato motore di un grande cambiamento».
Interrogato su cosa si aspetta accada a seguito di questo ennesimo danneggiamento del pianoforte, Alagna ha aggiunto: «Non mi aspetto un netto cambiamento da parte dell’amministrazione in questa direzione. Magari ripareranno lo sgabello e daranno una pulita di massima, ma tutto si fermerà lì. Spero in chi frequenta la Galleria, spero nei gestori dei locali che si affacciano su questo spazio: il pianoforte è di tutte e tutti, è appunto un “piano per la città”, che arricchisce questo luogo e tutte e tutti noi. Perché non prendercene cura insieme? Basta poco, in fondo».
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No, Alagna, non lo permetto che fai accuse all’amministrazione. È vergognoso da parte tua, perché anche in un caso è stato guastato durante il vostro mandato. È assolutamente fuori luogo che quando viene messo un “arredo” o chiamalo come vuoi, ci si deve mettere anche la guardia. La galleria è sempre stata un covo di ragazzi/e maleducati e incivili. Oggi come ieri.