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Messina. Cresce la raccolta differenziata ma non è ancora abbastanza

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I numeri parlano chiaro: a Messina la raccolta differenziata è in aumento, ma ancora non ci siamo. Dal suo 17,8% la città dello Stretto appare ben lontana dall’ambizioso obiettivo posto dal sindaco De Luca del 65% entro luglio del 2019.

A fotografare una strada in salita e abbastanza accidentata è l’Ufficio Speciale della Regione Sicilia che, con l’avvento dell’anno nuovo, ha reso pubblici i dati sulla gestione dei rifiuti nei 390 comuni dell’Isola. Classifica in cui Messina si colloca 340esima, perdendo ben 75 posizioni dal 2017 in favore, soprattutto, di realtà più piccole. Questo, pur battendo, ancora una volta Palermo (349esima) e Catania (371esima).

Ma il primo dei dati che salta agli occhi è il risultato di Rometta, che conquista il primo posto con l’82,4% di raccolta differenziata superando così tutti gli altri comuni della Sicilia. La seguono, tra i Comuni della cintura metropolitana di Messina: Limina, 11esima col 76,5%, Santa Teresa di Riva, 13esima col 76,4% e Longi, 15esima con il 75,4%. Bene anche Rodì Milici, che sebbene sia scesa dal 21esimo al 31esimo scalino, ha aumentato la sua percentuale di differenziata dal 67,99% al 71,1%.

Osservando in generale i dati forniti dalla Regione Sicilia, è possibile in ogni caso notare due dati: primo, una perdita di posizione non significa necessariamente una diminuzione della raccolta differenziata nella località in questione, ma è dovuto con molta probabilità a un miglior risultato delle altre “sfidanti”; secondo, nel 2018 si registra un aumento complessivo delle percentuali in tutte le città capoluogo, a esclusione di Catania, che scende dell’1,58%. Messina, per esempio, nel 2017 segnalava il 14,23%, mentre nel 2018 il dato è salito del 3,57%.

La classifica dei capoluoghi siciliani per la Raccolta Differenziata nel 2018

  1. Agrigento (104° – 59,9%);
  2. Ragusa (240° – 35,3%);
  3. Enna (251° – 33,5%);
  4. Caltanissetta (263° – 31,6%);
  5. Siracusa (331° – 19,3%);
  6. Messina (340° – 17,8%);
  7. Trapani (346° – 15,9%)
  8. Palermo (349° – 15,7%);
  9. Catania (371° – 7,6%).

Insomma, non va peggio ma non va neanche molto meglio. Per legge i comuni dovrebbero raggiungere il 65% di raccolta differenziata e nessuno dei capoluoghi siciliani è ancora a questo punto; mentre a raggiungere o superare il traguardo sono solo 73 località su 390. Occorre comunque precisare che nel 2017 si collocavano al di sopra della soglia minima prevista dalla normativa solo 31 comuni in tutta l’Isola.

Dati alla mano, in conclusione, non resta che vedere se la strategia messa in campo dal sindaco Cateno De Luca e da MessinaServizi Bene Comune darà i suoi frutti e se, veramente, si riuscirà a raggiungere il 65% di raccolta differenziata entro luglio 2019.

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