Si è svolta questa mattina l’iniziativa “Per lo Sviluppo contro le Mafie” per il trentatreesimo anniversario della Strage di Capaci. L’appuntamento è promosso dal Movimento Cristiano Lavoratori (MCL) di Messina in collaborazione con Fondazione Èbbene e simboleggia l’impegno di Messina contro la mafia.
Anche quest’anno la Scalinata Rosa Donato di via XXIV Maggio è stata protagonista. La scalinata è ormai presidio e simbolo dell’impegno di MCL e luogo d’incontro tra gli studenti e le istituzioni. Lì, si è raccontata la legalità fatta di gesti quotidiani, di impegno per lo sviluppo del territorio libero da ogni forma di illegalità.
I protagonisti dono stati gli studenti delle scuole “Pascoli-Crispi”, “Boer-Verona Trento” e “G. Seguenza”. Hanno dato vita ad un’installazione collettiva e ad un piccolo flash mob per ricordare le vittime della mafia. La scalinata è diventata una galleria a cielo aperto di segni, parole e immagini di legalità.
Messina contro la mafia: costruire un futuro migliore
Per il MCL, educare alla legalità è anche un atto di carità: significa prendersi cura degli altri e del bene comune.
Durante l’incontro, è stato ricordato il pensiero del Procuratore della Repubblica Giuseppe Verzera, che ha spiegato come oggi la mafia sia più difficile da riconoscere, perché si nasconde in modo più sottile nella società. Per questo è importante tenerla lontana da ogni spazio della vita quotidiana.
Il vicepresidente del MCL, Gaetano Lamberto, ha ribadito l’impegno del Movimento a lavorare per uno sviluppo onesto e rispettoso delle regole, per costruire un futuro migliore per tutti.
L’assessore Minutoli in rappresentanza dell’Amministrazione Comunale ha dichiarato ai ragazzi presenti: «oggi è un momento importante e di riflessione. Dobbiamo essere parte del cambiamento. Voi giovani avete in mano il nostro futuro. La legalità deve essere la base della nostra libertà».
Un incontro dal doppio significato
Dal 2017, la Fondazione organizza ogni anno questo momento di incontro per riflettere insieme sul tema della legalità e per ricordare tutte le vittime della mafia. L’iniziativa ricorda il 23 maggio, giorno della strage di Capaci. Quel giorno persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie e gli agenti della scorta.
L’incontro ha un doppio significato. Vuole commemorare chi ha perso la vita per mano della mafia e ricordare che la mafia esiste ancora, anche se oggi si presenta in forme più nascoste.
Il Movimento Cristiano Lavoratori ha ricevuto in gestione, da parte del Comune, il luogo in cui si svolge l’iniziativa con l’impegno di prendersene cura e di valorizzarlo sempre nel rispetto della legalità.
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