Messina. Approvato ieri dal Consiglio Comunale l’ordine del giorno riguardante una proposta di potenziamento delle terapie dedicate ai minori affetti da autismo.
La proposta, portata in Consiglio dalla consigliera Cecilia Caccamo e sottoscritta dall’intero gruppo consiliare Cambiamo Messina dal Basso è stata votata all’unanimità.
Attraverso il documento, il Consiglio rivolge al Sindaco e all’Amministrazione due istanze riguardanti: il potenziamento degli interventi terapeutici che coinvolgono minori affetti da disturbi dello spettro autistico e la possibilità di chiedere alla Regione maggiori fondi da destinare all’apertura di Centri diurni nella città di Messina.
Per quel che riguarda la prima istanza, attualmente, stando a quanto riportato, i problemi principali sono due: la carenza di personale altamente specializzato e le lunghe liste d’attesa. La richiesta del Consiglio, che l’Amministrazione dovrebbe portare all’ASP (Azienda Sanitaria Provinciale) di Messina, è quella di incrementare il numero del personale, consentendo a più persone di accedere ai trattamenti. Trattamenti che attualmente si limitano a 45 minuti giornalieri a persona, e che sono gratuiti solo fino ai 18 anni.
La seconda istanza presentata impegna, invece, l’Amministrazione a chiedere all’assessorato alla Salute della Regione Sicilia di ampliare l’aggregato di spesa per l’apertura di Centri diurni convenzionati nella città di Messina.
«La presenza di tali centri è fondamentale – si spiega nel documento – soprattutto considerato che all’età di 18 anni, finito il ciclo scolastico, i ragazzi autistici messinesi non ricevono più alcun tipo di assistenza pubblica, né alcun tipo di supporto pubblico formativo che preveda l’interazione con la famiglia e, qualora possibile, con il mondo del lavoro».
Al momento a Messina non esistono centri diurni convenzionati, i più vicini si trovano in provincia, a Naso, Nizza e Barcellona, e forniscono assistenza ai ragazzi autistici dai 6 ai 18 anni. In città è presente un unico centro non convenzionato, gestito dall’Associazione “Nati per la vita onlus”.
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