Il Comune di Messina intende acquisire circa 2.000 immobili per risolvere l’annosa questione del risanamento e dello sbaraccamento, con particolare attenzione ai villaggi. La decisione è stata presa ieri, a conclusione di una serie di incontri tra il sindaco Cateno De Luca, gli assessori e i dirigenti competenti, e gli operatori di settore.
Nel corso della riunione del 7 agosto, che ha coinvolto le associazioni di categoria degli agenti immobiliari, si è giunti alla preparazione di una bozza di Avviso pubblico riguardante le modalità di acquisizione e le caratteristiche tecnico-amministrative degli immobili. Bozza che verrà sottoposta alla Giunta Comunale nel primo pomeriggio di oggi e che, se approvata, darà la possibilità di presentare la propria manifestazione di disponibilità entro il 21 settembre 2018. I relativi atti notarili, con la complessiva documentazione richiesta dall’avviso per la compravendita, invece, dovranno essere stipulati entro il 15 di ottobre 2018.
Scadenze, queste, che sembrano incastrarsi correttamente con quelle fissate in precedenza: entro il 31 ottobre, infatti, è previsto lo sgombero di tutte le strutture che insistono negli ambiti del risanamento; mentre per il 31 dicembre è fissato il definitivo abbattimento delle baracche in questione.
Da una prima stima sommaria realizzata dagli esperti di settore, sul territorio sarebbero presenti circa 30 mila alloggi inutilizzati, 8.000 dei quali avrebbero le caratteristiche specifiche adatte a risolvere la questione.
Così, mentre inizialmente l’Amministrazione aveva ipotizzato di risolvere il problema del risanamento affittando un migliaio di case, oggi si sta pensando di acquisirne 2.000. Il tutto, in ogni caso, verrà deciso in giornata dalla Giunta Comunale dopo un primo ulteriore incontro di approfondimento amministrativo e contabile della questione.
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