Diciannove consiglieri chiedono al sindaco di Messina Cateno De Luca di modificare l’ultima ordinanza anti-covid. Lo fanno con una mozione, redatta dal gruppo del PD e poi sottoscritta anche da diversi membri degli altri partiti presenti in Consiglio Comunale. Quali sono le loro richieste? Allungare l’orario di apertura dei negozi, consentire l’asporto fino alle 22 e chiudere alcune piazze della città alle 19.30.
Dopo giorni di polemiche, arriva l’atto ufficiale contro l’ordinanza De Luca da parte del Consiglio Comunale. Questa la motivazione alla base del documento: «Alcune di queste misure – si legge nella mozione – sono state considerate non eque e non condivise, e soprattutto non efficaci come misure anti assembramento, ma, piuttosto lesive non solo di alcune libertà costituzionali personali e sociali, ma anche eccessivamente pregiudizievoli economicamente rispetto ad alcune categorie professionali cittadine, già parecchio penalizzate dall’inizio di questa crisi e dalla recente collocazione della regione Sicilia in “zona arancione”».
Ma vediamo, nel dettaglio, quali sono le richieste di modifica dell’ordinanza De Luca portate avanti da 19 consiglieri comunali messinesi:
- Modificare l’orario di chiusura degli esercizi commerciali prevedendone la chiusura alle ore 19.30, con tolleranza fino alle 20.00;
- Modificare l’orario in cui è consentito l’asporto dagli esercizi commerciali di prodotti alimentari dalle 19.00 nei giorni feriali, fino alle 22.00, così come già avviene nei giorni festivi;
- Eliminare il divieto di ricevimento clienti e pubblico negli studi professionali dopo le ore 19.00 di ogni giorno settimanale; anche previa sottoscrizione da parte del professionista al proprio cliente di apposita autocertificazione in cui si attesta che l’incontro serale con il proprio cliente/assistito è avvenuto per esigenze urgenti ed indifferibili, e non procrastinabili ad altro orario o ad altro giorno;
- Istituire dopo le ore 19.30 e fino alle 5.00 del mattino seguente la chiusura al transito delle seguenti piazze: Piazza Duomo, Piazza Antonello, Piazza Unione Europea; Piazza del Popolo; Piazza Castronovo, Piazza San Vincenzo, con eccezione di accesso pedonale e carrabile per residenti in dette piazze e nelle vie limitrofe, per chiunque vi debba fare accesso per motivi di lavoro o solo di asporto di beni alimentari fino alle ore 22.00 o prelievo di medicine, o altre esigenze urgenti ed indifferibili, per i soggetti autorizzati;
- Assegnare al servizio di controllo anti assembramento nelle vie cittadine tutti gli ausiliari del traffico che ad oggi non svolgono servizio di controllo delle ztl;
- Dislocare tutte le pattuglie di Vigili urbani che è possibile utilizzare allo scopo, munite di auto o di motociclette, nelle principali piazze e vie delle zone sud e nord della città e nei villaggi cittadini, allo scopo di monitorare e controllare il rispetto delle misure anti assembramento soprattutto nelle ore serali.
Infine, si chiede l’istituzione di un “Tavolo permanente di crisi economico-sanitaria Sindaco-Consiglio comunale”, rappresentato da tutti i consiglieri comunali, che abbia come obiettivo quello di discutere e concordare insieme le misure anti-covid.
A firmare il documento 19 consiglieri comunali: Felice Calabrò, Gaetano Gennaro, Alessandro Russo e Antonella Russo (PD); Placido Bramanti, Giovanni Caruso e Giovanni Scavello (Lega); Andrea Argento, Cristina Cannistrà, Giuseppe Fusco, Paolo Mangano e Giuseppe Schepis (M5S); Giandomenico La Fauci e Francesco Pagano (Ora Messina); Salvatore Sorbello e Benedetto Vaccarino (Ora Siclia); Nino Interdonato, Piero La Tona e Daria Rotolo (Sicilia Futura).
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