C’è un borgo a Messina dove il concetto di proprietà pubblica è diventato un optional, dove la prepotenza, in nome di discutibili ideali, vince su tutto. Quanto accaduto al consigliere della VI Circoscrizione Giusi Feminò non può lasciare insensibili. Lo scorso 29 maggio il rappresentante di Quartiere ha deciso, insieme ad alcuni amici, di visitare Massa S.Nicola e realizzare un reportage fotografico per catturare le bellezze del villaggio. Arrivata sul posto, la comitiva ha dovuto rivedere i programmi: un gruppo di persone ha infatti sbarrato la strada d’accesso al caratteristico borgo, invitando Feminò e compagni a tornare indietro. Lo spiccato senso civico dei “visitatori” ha evitato che la discussione proseguisse, il gruppo ha deciso di assecondare le volontà degli occupanti (qualificatisi come anarchici) e fare dietrofront con molta amarezza. Un borgo storico, disabitato da anni e inserito dalla Sovrintendenze tra le “bellezze d’insieme”, sembra essere in mano a pochi individui, liberi di dettare legge e ribaltare il significato di pubblico e privato.
Tuttavia, la città non si arrende. Per preservare le peculiarità storiche, artistiche ed etnoantropologiche, di Massa S.Nicola, un gruppo di associazioni messinesi ha organizzato un ricco programma di eventi previsto per sabato 6 giugno con inizio alle 11, presentato in mattinata a Palazzo Zanca. Con la collaborazione di “Fiumara d’Arte”, i vicoli del borgo ospiteranno mostre, degustazioni di prodotti tipici ed escursioni. Previsto, inoltre, un concorso fotografico sul tema “Rigenerazione di bellezza” di Massa S.Nicola. Un piccolo passo per recuperare interamente lo storico villaggio collinare che qualcuno considera casa propria. Tra le tante idee per ripopolare il borgo, vi è quella di istituire un albergo diffuso, secondo un innovativo modello ricettivo già adottato da tanti piccoli comuni italiani. Per quanti volessero partecipare all’iniziativa, l’Atm mette a disposizione le linee bus 73 e 74.
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